Dio ci libera dalle nostre impurità
Un giorno una parola – commento a Ezechiele 36, 29
Io vi libererò da tutte le vostre impurità
Ezechiele 36, 29
Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione
I Tessalonicesi 4, 7
Ezechiele è il profeta del ravvedimento da ogni impurità e della santità. Egli vive fra gli esiliati della prima deportazionenel VI secolo a. C., nel periodo precedente la dominazione persiana. Il suo sguardo è ormai rivolto verso il futuro, verso la nuova realtà che Dio stesso creerà dopo la sconfitta storica della nazione, il futuro è aperto da questa affermazione “Io stesso vi libererò dalle vostre impurità”. Come sappiamo lo stato di impurità inabilita al culto e l’unica via alla purificazione è il sacrificio con versamento del sangue e la morte della vittima. Questo non è possibile nell’esilio perché il Tempio non c’è più. Ma il passo che deve precedere la “liberazione dall’impurità” non è altro che la conversione. Essa porterà il popolo alla santificazione vera, Ezechiele è di origini sacerdotali, la sua preoccupazione è incentrata sulla presenza della santità divina in mezzo al suo popolo abbandonato in esilio in una terra pagana.
L’esilio si rivela dunque come punizione per i peccati del passato, ma anche come “un’opportunità” per un futuro diverso di liberazione e di salvezza. Il popolo ora (ogni singolo in particolare) si deve ravvedere e convertire al vero Dio. L’intero libro di Ezechiele è una riflessione teologica seria sulla crisi nazionale e sulle possibilità di recuperare il futuro della nazione. Non ci sarà futuro senza la volontà salvifica divina che deve incontrare il nostro desiderio di purificazione e di vivere secondo la santità richiesta da Dio al suo popolo.
Il radicamento, dunque, della speranza è nella stessa volontà divina che promette di “liberarci da ogni impurità”; per farlo il Signore invia la sua Shekhinah, e di questo è testimone il profeta, a dimorare in mezzo agli esiliati in terra maledetta e impura. Il futuro è la liberazione dall’impurità e la gloria di Dio guiderà l’intera nazione alla salvezza del ritorno. Allora la gloria e la santità divine torneranno a guidare Israele, finirà l’esilio e la Nazione potrà ritornare a vivere nella terra santa rinnovata in un nuovo tempio che Dio stesso costruirà. Amen.