Dal 23 al 25 ottobre torna il Premio Morrione

Il tema delle Giornate di quest’anno sarà «Il limite assente»

 

Le Giornate del Premio Morrione per il giornalismo investigativo si avvicinano! Da giovedì 23 a sabato 25 ottobre 2025 sarà nuovamente Torino a scoprire le inchieste finaliste. Un’occasione anche per parlare di temi scottanti riguardanti il giornalismo con giornalisti/e ed esperti/e.

 

Il tema delle Giornate e del Premio di quest’anno (che vede Riforma – Eco delle valli valdesi esserne media partner e referente a Torino – sarà «Il limite assente».

 

Oggi, infatti, «sembra non esserci più un confine nell’utilizzo del potere, nell’esercizio della forza, nell’impiego degli strumenti normativi eccezionali per limitare o, peggio, eliminare i processi democratici e la partecipazione. Pare non esserci più un limite alle guerre – scrive l’Associazione Amici di Roberto Morrione che organizza le giornate e cura il Premio –, ai conflitti, alle violazioni del diritto internazionale. Non ci sono limiti agli attacchi su civili inermi, alle organizzazioni non governative, ai giornalisti e alle giornaliste che tentano di raccontare il tempo che stiamo vivendo. E nemmeno al mostrare cinismo, crudeltà e spietatezza.

 

Il giornalismo – si legge ancora – si ritrova bersaglio di censure, querele temerarie, spionaggi, confronti iniqui, minacce, violenza e sanzioni sproporzionate. Tutto questo per impedire lo svolgimento della sua missione originale: essere la sentinella civica del Paese, raccontare la verità, i processi di cambiamento e vegliare sulla democrazia.

 

L’Italia si colloca al 49° posto nella classifica sulla libertà di stampa di Reporters sans Frontières. Ha perso due posizioni rispetto all’anno scorso, superata da nazioni come Armenia e Tonga. Il rapporto “Freedom on the Net 2024” di Freedom House ci assegna invece un punteggio di 75 su 100, classificando il nostro Paese come “libero”, ma segnala preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei giornalisti e alla trasparenza delle istituzioni.

 

In uno scenario internazionale in cui guerre e genocidi sembrano essere vie legittime per la soluzione di controversie, il giornalismo si fa quindi baluardo di resistenza, con l’enorme responsabilità di raccontare laddove le luci si stanno ormai spegnendo.

 

Di fronte alla tragedia in corso a Gaza, al cambiamento climatico e alle violazioni dei diritti umani che scuotono il mondo e le nostre città. Di fronte alla limitazione del diritto di informare e di partecipare. Cosa può fare il giornalismo? Quale forma di resistenza può opporre a questi limiti assenti? Durante le Giornate di Torino, cercheremo insieme le risposte».

 

Come ogni anno, le Giornate offriranno incontri, dibattiti e proiezioni gratuite per riflettere su tutto questo e per presentare in anteprima nazionale le quattro inchieste finaliste 2025 del Premio Roberto Morrione e l’inchiesta vincitrice del Premio Riccardo Laganà. Le inchieste sono state realizzate in questi mesi dai/dalle under30 concorrenti con il supporto dei/delle tutor del Premio.

Per conoscere i/le giornalisti/e che compongono le squadre concorrenti, si possono leggere i brevi diari d’inchiesta e i loro video di presentazione.

 

Sabato 25 ci sarà la premiazione: non soltanto una consegna di targhe e riconoscimenti, ma un evento sul giornalismo con tante testimonianze, reading e musica. Un’occasione da non perdere!

 

Le Giornate si svolgeranno presso Circolo dei Lettori e alla Fabbrica delle “e”, sede della Fondazione Gruppo Abele e di Libera Piemonte.

 

Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico sino a esaurimento posti in sala.

 

Un appuntamento da segnare in agenda!