India. Seguire Cristo in India comporta conseguenze dolorose

Sempre più a rischio la libertà religiosa dei cristiani. Lo stato indiano dell’Uttarakhand ha introdotto l’ergastolo per chi converte al cristianesimo

 

La libertà religiosa per i cristiani in India continua a subire gravi restrizioni. L’ultima notizia arriva dallo stato settentrionale dell’Uttarakhand, dove il governo locale ha approvato un emendamento alla legge anti-conversione che prevede pene fino all’ergastolo.

 

Le leggi anti-conversione in India, teoricamente pensate per impedire conversioni ottenute con l’uso della forza o della coercizione, nella pratica vengono utilizzate per scoraggiare le persone ad abbandonare l’induismo.

 

Secondo la nuova legge emendata, è ora un reato l’uso dei social media o di altre tecnologie online per promuovere la conversione, così come l’utilizzo di qualsiasi finanziamento estero. Anche criticare una religione e lodarne un’altra potrebbe essere interpretato come violazione della legge.

 

Un cristiano anonimo in India, che collabora con l’organizzazione internazionale Open Doors, ha affermato a proposito della legge aggiornata: «Questo disegno di legge appena modificato rappresenta un’enorme minaccia per i cristiani. Anche il più semplice atto di gentilezza verso un’altra persona può essere visto come un “incentivo” alla conversione e dunque può essere punito severamente».

 

Ha aggiunto: «Diverse amministrazioni statali guidate dall’Hindutva, come quelle di Uttar Pradesh e Chhattisgarh, stanno modificando le loro leggi anti-conversione. I nazionalisti induisti le stanno usando per attaccare cristiani e chiese. Con leggi così severe, seguire Cristo in India comporta conseguenze dolorose».

 

Il termine Hindutva si riferisce a una forma di nazionalismo induista, che essenzialmente sostiene che essere indiani significa essere indù. I gruppi cristiani locali si sono opposti alla legge modificata, affermando che è discriminatoria, viola la libertà religiosa e verrà utilizzata per ostacolare i cristiani e alimentare le tensioni nella comunità.

 

Sebbene la legge modificata non sia ancora stata approvata, in quanto manca ancora la firma del governatore, si prevede che ciò avverrà a breve.

 

Nonostante l’India sia considerata la “più grande democrazia del mondo”, la libertà religiosa è sottoposta a gravi attacchi. Nella sua lista mondiale annuale, Open Doors ha classificato l’India all’undicesimo posto al mondo per quanto riguarda la persecuzione dei cristiani, peggio dell’Arabia Saudita islamista e della giunta militare in Myanmar.

 

 

In foto: Chiesa metodista a Raniketh, Uttarakhand