Leggere i nomi dei 246 giornalisti uccisi a Gaza
Articolo 21 liberi di…, l’Ordine dei Giornalisti del Lazio e tante altre associazioni aderiscono all’iniziativa prevista oggi alle 12 in piazza Santi Apostoli a Roma
Leggere i nomi dei giornalisti uccisi a Gaza, ad alta voce e in piazza per dire che «l’informazione non è un crimine e che questa strage è anche la morte del diritto ad essere informati».
La lettura di tutti i nomi dei giornalisti uccisi a Gaza sarà una richiesta formale: «quella di far entrare nella striscia una commissione indipendente guidata dal sindacato dei giornalisti europei».
«Non saremo in piazza per una sorta di “lutto corporativo” – rileva Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21 –, ma perché il “giornalisticidio” è stato ed è tuttora la premessa del genocidio».
«Condanniamo con fermezza l’orribile attentato a Gerusalemme, così come non abbiamo esitato a condannare la strage del 7 ottobre in Israele. Questo non ci impedisce di ribadire che la libertà di informazione va garantita sempre e ovunque; in particolare a Gaza». L’ha affermato il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli intervenendo l’8 settembre a Filo Diretto di Rainews24.
«Nella Striscia assistiamo ad un salto di qualità – ha proseguito Bartoli – perché lì i giornalisti vengono uccisi in modo sistematico e volontario dall’esercito israeliano, colpendo anche le loro famiglie, con il preciso scopo di impedire il racconto dei fatti. L’Ordine nazionale dei giornalisti ha aderito alla campagna “Alziamo la voce per Gaza” ed ha avviato una raccolta fondi a sostegno dei giornalisti palestinesi. Oggi saremo a fianco delle colleghe e dei colleghi romani che si ritroveranno in piazza SS. Apostoli a Roma».
Oltre ai ripetuti appelli della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) è arrivato nei giorni scorsi anche l’appello dell’Unione stampa sportiva italiana (Ussi): «246 giornalisti morti a Gaza, il conflitto più letale mai registrato per raccontare i fatti nel rispetto della libertà di stampa. L’Ussi, Unione stampa sportiva italiana, vuole testimoniare la solidarietà partecipando agli appelli per la pace, contro ogni forma di guerra in tutti gli angoli del mondo. I giornalisti sportivi raccontano attraverso lo sport pezzi di vita ma non dimenticano i conflitti e raccontano con un linguaggio universale storie, persone e territori».