Scuola domenicale e catechismo online

Non alternativa, ma complementare alla formazione in presenza, per facilitare chi si trova lontano dalle chiese

 

Dopo i primi due anni di sperimentazione della scuola domenicale online, si aggiunge ora un ulteriore tassello: un ciclo di catechismo di due anni, rivolto a ragazzi e ragazze dalla terza media alla prima superiore (13-15 anni). Il pastore Marco Casci sarà responsabile di questa nuova formazione, elaborata dalla Commissione per il catechismo formata dalle pastore Hiltrud Stahlberger-Vogel (coordinatrice), Ulrike Jourdan, Sophie Langeneck, e dai pastori Marco Fornerone e Marcello Salvaggio.

 

A margine dei lavori sinodali, abbiamo chiesto a Ulrike Jourdan di spiegarci la nuova proposta, collegata strettamente alla scuola domenicale da lei coordinata: «Negli ultimi anni mi sono convinta dell’importanza che bambini e ragazzi abbiano la possibilità di parlare della loro fede, di viverla, e che ci siano pochi spazi protetti e liberi dove poter semplicemente porre le proprie domande, e ascoltarsi, senza giudizi. Quando si va verso l’adolescenza diventa sempre più importante sentire che c’è una fede che porta il messaggio che “Dio è amore”, un messaggio fondamentale, che i nostri ragazzi hanno bisogno di sentire, in un mondo che li valuta continuamente, che li spaventa. Avere una fede che li supporta in questa fase destabilizzante, è importante, ce lo dice anche la psicologia». 

 

È importante premettere che questo nuovo corso non porta direttamente alla confermazione: «Lo si fa per sé, perché ci fa bene, perché fa bene riflettere su questi temi, a quell’età, soprattutto se si vive lontano da una comunità. Ribadiamo anche, a chi ha la possibilità di frequentare un catechismo in presenza, di farlo!». Se vorranno diventare membri di chiesa, ragazzi e ragazze dovranno prendere contatto con una comunità, il consiglio è di farlo già al momento di iniziare la formazione online.

Anche la scuola domenicale, che si è svolta con un gruppo unico il primo anno, due nel secondo, continuerà il suo percorso, e alcuni dei ragazzi più grandi potrebbero passare al catechismo.

Tra i due livelli ci sono delle differenze: nel primo sono previste attività di bricolage, mentre nel catechismo si privilegia l’aspetto della discussione e del confronto. Come osserva Jourdan, «non è facile predisporre un’attività online, il rischio è di limitarsi alla lezione frontale, che però non funziona: come commissione abbiamo lavorato su varie ipotesi, perché gli incontri siano il più possibile interattivi». 

 

Entrambi i cicli sono aperti a tutti, senza vincoli denominazionali: come ricorda la pastora Jourdan, finora hanno frequentato bambini battisti, metodisti e valdesi, dalla Sicilia all’Alsazia.

Gli incontri si svolgeranno da ottobre sulla piattaforma Zoom (necessitano quindi di un dispositivo, computer o notebook, e di un collegamento Internet adeguato), saranno settimanali e dureranno un’ora.

 

Per avere informazioni o iscriversi, contattare la pastora Sophie Langeneck ([email protected]).