Sguardi sulla Palestina

Partecipata serata al tempio valdese di Torre Pellice per tenere accesi i fari sul dramma in corso a Gaza

 

L’interno del tempio valdese di Torre Pellice (To) è letteralmente foderato da file e file di fogli di carta pinzati fra loro. Scendono come liane dalle tribune laterali e dalla cantoria, avvolgono il semi cerchio dell’abside. Sono tantissimi. Ogni foglio contiene 50 nomi. Sono i nomi di donne, uomini e bambini morti nella Striscia di Gaza a partire dal 7 ottobre 2023, giorno del folle piano omicida messo in atto dall’organizzazione politica e militare Hamas ai danni di militari e civili israeliani. L’impatto scenico è impressionante, ci ricorda la tragica enormità di quanto sta accadendo sotto i nostri occhi. Le pareti laterali del tempio ospitano invece una mostra fotografica itinerante finanziata e organizzata dal “Coordinamento donne di montagna” e curata da Jo Molinari Cerrato dell’Ywca, che mostra il deterioramento delle condizioni di vita nei territori palestinesi attraverso i decenni.

 

In questa cornice ieri sera 20 agosto si è svolto l’incontro “Il tempo è adesso: sguardi sulla Palestina”, organizzato dal gruppo informale “DallapartediAbele”, creato lo scorso anno su iniziativa di alcune voci evangeliche italiane con la volontà di tenere accesi i riflettori sulla catastrofe in corso in Medio Oriente.

 

Moderati dalla pastora valdese Letizia Tomassone che ha ricordato come «siamo in questa serata con un sentimento di dolore ma anche con l’idea che ogni piccolo gesto e evento che si organizza per allargare l’informazione e la capacità di pensare sia uno strumento utile per tenere alta l’attenzione su quanto sta accendo, per chiedere la  fine ai bombardamenti e della carestia organizzata» sono intervenuti la ex parlamentare europea e presidente di Assopace Palestina Luisa Morgantini e il pastore Eric Noffke, docente di Nuovo Testamento alla Facoltà valdese di Teologia. Hanno  offerto al pubblico che ha gremito il tempio un drammatico sguardo sugli accadimenti di questi mesi (Morgantini) e un’analisi teologico-storica sull’importanza e sull’inganno dei termini che usiamo in relazione a questa vicenda e sul “senso di colpa” occidentale nei confronti del popolo ebraico(Noffke).

 

Morgantini era reduce dal funerale della ventenne palestinese, Marah Abu Zuhri, morta a meno di 24 ore dal suo arrivo a Pisa, evacuata dalla Striscia di Gaza per le drammatiche condizioni di denutrizione e malattie: «l’ennesimo momento di grande dolore di questi mesi. Gaza oggi è l’orrore: un popolo dinamico è stato annichilito, annientato in nome di un sionismo fanatico che ha svuotato di valori la democrazia dello Stato di Israele. Con enormi complicità da parte del mondo occidentale sia per le attive forniture di armi che per le troppe timidezze dimostrate nel denunciare quanto sta accadendo».

 

Il pastore Noffke ha ricordato il ruolo storico del Cristianesimo nel discriminare l’ebraismo sui fondamenti della Teologia della sostituzione: «per duemila anni abbiamo detto agli ebrei “siamo noi Israele, il popolo eletto”. Dopo l’orrore assoluto della Seconda guerra mondiale il cristianesimo ha cercato di lasciare indietro questa concezione ed è subentrato un senso di colpa collettivo che oggi impedisce ogni critica allo Stato di Israele, confusamente inteso come l’intero mondo ebraico. Vanno separati i piani, la questione religiosa deve rimanere fuori dai ragionamenti su quanto sta accadendo oggi».

 

La sindaca di Torre Pellice Maurizia Allisio e la presidente del Centro culturale valdese Bruna Peyrot hanno spiegato il perché dei rispettivi patrocini alla serata (patrocini anche dalla chiesa valdese di Torre, dell’associazione MusicaInsieme e della Scuola di Musica della val Pellice).

 

In apertura di serata un partecipatissimo apericena ha consentito di raccogliere oltre duemila euro da destinare alla popolazione di Gaza, e un caldo concerto con gospel e spirituals dei fiati degli “Amici di Joe” ha introdotto il dibattito.

 

Qui di seguito il video dell’intera serata realizzato da Radio Beckwith Evangelica: