Continuate a gettare le reti
Festa del XV agosto a San Germano Chisone
I pescatori sono tornati a riva dopo una notte infruttuosa, stanchi e sfiduciati. Gesù predica loro e poi li esorta a tornare in mare, anche se è giorno, gettando le reti dall’altra parte. È il racconto di Luca 5 (1-11), scelto dal pastore Luca Anziani, presidente dell’Opcemi, per il culto del 15 agosto a San Germano Chisone (To).
Ci sono diversi tipi di stanchezza, ha ricordato, fisica, psichica, ma anche spirituale. La stanchezza di «stare davanti a Dio», la stanchezza della vocazione. Come Gesù invita i pescatori/discepoli a un cambio di visione, a ripartire, anche noi siamo invitati, a 50 anni dal Patto di Integrazione (fra le chiese metodiste e valdesi, ndr.), fare nuovi progetti, a “tornare al largo”, anche se sembra il momento sbagliato: seguire la volontà di Dio è questo. È già successo, ha ricordato Anziani, in momenti che apparivano critici, «ma la nostra stanchezza non sarà mai più forte dell’amore di Dio».
Il messaggio del presidente della Ced, pastore Stefano D’Amore, nella stessa linea, ha ricordato le realtà di chiese che non nascondono le difficoltà, ma cercano di rinnovarsi, mettendo in campo energie nuove. San Germano si è messa in gioco, per organizzare la festa, in un’ottima sinergia con le associazioni locali, che ha permesso ai partecipanti anche di conoscere realtà come il teatro «Stage4», da poco ristrutturato, o la biblioteca «Baci». La cornice del Parco «Widemann» ha fatto il resto, l’ombra dei suoi alberi che ha accolto i partecipanti nel pomeriggio, con l’intrattenimento di Gabriele Giunchi, all’organo e arpa celtica, e la presentazione del pastore Nicola Tedoldi del nuovo libro per bambini sui 50 anni del Patto.
Come ha tenuto a sottolineare la moderatora della Tavola valdese Alessandra Trotta nel suo saluto, ricordando la prossima serata pubblica del Sinodo, l’amore per questa terra è la nostra base comune, ma non escludente; una ricchezza da tutelare, nonostante il disinvestimento pubblico che penalizza aree tutt’altro che irrilevanti. E, richiamando il pensiero del sermone, ha esortato ad andare avanti, ricordando che la nostra fatica non deriva solo dall’essere in pochi, ma dal richiamarsi, in controtendenza a due valori fondamentali: senso di comunità e di istituzione.