Tu sei il nostro Dio!
Un giorno una parola – commento a Geremia 14, 22
Non sei tu, Signore, tu, il nostro Dio?
Geremia 14, 22
Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo
I Giovanni 5, 11
Quante volte in questo nostro tempo rivolgiamo a Dio la stessa domanda di Geremia! Non sei tu il nostro Dio? “Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene ci giunge” – diceva il profeta.
Le stesse parole che ripetiamo oggi nelle nostre preghiere: Signore tu sei la pace, donaci la pace, allontana da noi le guerre, non permettere che gli occhi dei più piccoli debbano vedere gli orrori dei bombardamenti, del sangue che scorre nelle strade. Non permettere che la fame strazi i corpi già piegati dalla paura e dal dolore.
Non sei tu il nostro Dio? Il Dio della promessa, del Patto? La disperazione di Geremia per il popolo di Giuda è la nostra disperazione, è la disperazione di chi ci ha preceduto e ha vissuto la devastazione fisica e morale causata dai conflitti, da chi ha temuto per la propria vita e per quella dei propri figli. È la disperazione di una madre che non ha più lacrime per piangere la morte dei suoi figli, una morte ingiusta, incomprensibile, innaturale.
Davanti a questo orrore viene spontaneo rivolgersi al Signore, invocarlo, ricordargli che lui è il nostro Dio e, come conclude Geremia, dire: “noi speriamo in te”. Amen!