Nuova guida per il Consiglio svizzero delle religioni
Isabelle Fisher nuova segretaria generale
Il Consiglio Svizzero delle Religioni dai primi giorni di luglio ha una nuova guida: Isabelle Fisher è la sua nuova Segretaria Generale e prende il posto di Abel Manoukian.
Isabelle Fisher vanta una solida formazione in diritto e studi culturali. Dopo aver conseguito un Master in giurisprudenza presso l’Università di Zurigo, ha completato una formazione in mediazione e coaching presso la Scuola Superiore di Mediazione di Costanza (Germania). È cresciuta in un ambiente bilingue tedesco-francese. Fisher è anche Segretaria Generale dell’Associazione Professionale Svizzera per la Consulenza contro la Violenza (APSCV) e collabora come volontaria con il Forum delle Religioni di Zurigo. Le sue competenze interdisciplinari, l’esperienza nel dialogo interreligioso e l’impegno per la coesione sociale sono tutte risorse che mette a disposizione del Consiglio svizzero delle religioni per proseguire con dinamismo il suo lavoro.
La nuova Segretaria Generale afferma del suo nuovo ruolo: «Sono lieta di rendere più visibili gli elementi che uniscono le comunità religiose e di partecipare attivamente al dialogo interreligioso. È particolarmente importante per me mettere in luce la diversità religiosa del Paese e indicare percorsi per vivere insieme nel rispetto e nella pace. È necessario un lavoro di informazione in questo senso; è la chiave per una migliore comprensione, una maggiore apertura e un rafforzamento della coesione sociale. Desidero lavorare affinché il ruolo svolto dal Consiglio Svizzero delle Religioni nel dialogo interreligioso sia meglio riconosciuto».
Il Consiglio svizzero delle religioni è stato creato nel 2006, a seguito di una manifestazione interreligiosa organizzata a Berna nel 2003, alla vigilia della guerra in Iraq: in un comunicato, le comunità religiose che vi partecipavano raccomandavano la pace tra le religioni, il dialogo, gli incontri e l’apertura. Si poteva leggere in particolare: “Ci opponiamo ai tentativi di scavare tra le nostre comunità religiose dei fossati di sfiducia e di ostilità, con il pretesto di conflitti politici. Il pastore Thomas Wipf, che allora presiedeva la Federazione delle Chiese Protestanti della Svizzera e che svolse un ruolo decisivo nella creazione del Consiglio, parlò a questo proposito di un «segno manifesto della volontà dei responsabili religiosi di collaborare a livello multilaterale». La creazione di questo Consiglio costituì sia una reazione alla situazione politica mondiale che la manifestazione dell’esperienza vissuta di una presa di posizione comune delle diverse comunità religiose. Il Consiglio costituisce una piattaforma ad uso essenzialmente interno che riunisce varie attività, mentre si manifesta più volte attraverso prese di posizione pubbliche. Nel 2016, il Consiglio ha celebrato i suoi dieci anni di esistenza organizzando un treno speciale con il motto “In cammino verso la pace religiosa”. Da allora, è animato dalla volontà di essere sempre più presente nella vita e nell’opinione pubblica per dare una maggiore visibilità all’influenza positiva della religione nella società.
Ne fanno parte rappresentanti della Conferenza dei vescovi cattolici, del Consiglio della Chiesa evangelica riformata, della Chiesa vetero cattolica, della chiesa ortodossa (Patriarcato ecumenico), dell’Alleanza evangelica, della Federazione delle comunità israelite e del Coordinamento delle organizzazioni islamiche, incaricati dalle loro istituzioni o organismi.
Dal 2025 presidente del Consiglio svizzero della religioni è la pastora Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera.