
Big Brutal Bill
La chiese cristiane statunitensi “condannano l’approvazione dell’abominevole disegno di legge di bilancio che arricchisce i ricchi a spese dei più vulnerabili”
Il Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti (NccUsa) “condanna l’approvazione dell’abominevole disegno di legge di bilancio che arricchisce i ricchi a spese dei più vulnerabili. Siamo addolorati per la sofferenza che ne deriverà, negando alle persone l’accesso all’assistenza sanitaria, al cibo e ad altri servizi di sicurezza necessari”. Apre così un testo approvato dalle chiese cristiane a stelle e strisce in risposta alla recente approvazione della legge di bilancio da parte del Congresso di Washington. “Gli effetti di questo disegno di legge sono devastanti – vi si legge ancora -. In media, nei prossimi 10 anni, 51.000 persone moriranno ogni anno a causa dei tagli a Medicaid e dei sussidi per rendere l’assicurazione sanitaria più accessibile. I contribuenti più poveri perderanno risorse, mentre coloro che già vivono in modo dignitoso ne riceveranno di più nel prossimo decennio. A causa del cosiddetto Big Beautiful Bill, che sarebbe più appropriatamente chiamato Big Brutal Bill, i prestiti studenteschi saranno più costosi e le tutele dei consumatori andranno perse. Si stima che 3,3 trilioni di dollari si aggiungeranno al debito nazionale e i costi per finanziarlo aumenteranno”.
Gli impatti negativi della legge di bilancio sono stati descritti in dettaglio in numerosi rapporti del Congressional Budget Office e in altre ricerche indipendenti, eppure entrambe le Camere del governo hanno approvato il disegno di legge, seppur con margini risicati. C’è il forte rischio di un impatto devastante dei tagli ai programmi ambientali, dell’aumento della spesa militare per le armi da guerra, “senza fare nulla per rendere gli americani più sicuri. Purtroppo, il Congresso ha trovato fondi per garantire l’incarcerazione di massa e l’espulsione di immigrati e richiedenti asilo che sperano solo di vivere senza paura in pace e di avere un mezzo per sostenere le proprie famiglie e contribuire alle proprie comunità” scrive ancora l’ Ncc, che chiudela lettera con l’impegno “ a essere implacabile negli sforzi per abrogare le parti più distruttive di questa legge, nella speranza di mitigarne l’impatto sulle persone più vulnerabili nelle nostre comunità. Inoltre, continueremo a vivere la chiamata biblica a difendere i diritti e a parlare a nome dei più vulnerabili tra noi”.
Anche la Chiesa luterana statunitense, Elca, è intervenuta sul tema con un comunicato della sua presidente, la vescova Elizabeth Eaton.
“Questo disegno di legge abbandona i nostri impegni nei confronti delle persone malate o che vivono in difficoltà economiche. Da molti decenni, la nostra nazione si impegna a stare al fianco delle persone nei momenti peggiori, attraverso Medicaid, i sussidi del Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP) e altri programmi. La nostra chiesa ha dichiarato di sostenere tali espressioni di cura e compassione. Queste risorse vitali sono ora messe a repentaglio da tagli massicci e cambiamenti politici. Oltre 17 milioni di persone potrebbero perdere la copertura sanitaria nei prossimi anni e 22,3 milioni di famiglie statunitensi perderanno parte o la totalità dei loro sussidi SNAP. Questi tagli renderanno la nostra nazione più malata e affamata, con un impatto sproporzionato sulle comunità rurali, esponendo ospedali e altri operatori sanitari comunitari al rischio di chiusura a lungo termine.
Come Chiesa, lavoriamo da molti anni per una riforma completa dell’immigrazione, politiche di asilo eque e un percorso verso la cittadinanza per i vicini immigrati. Questo disegno di legge abbandona la compassione più che triplicando la spesa federale per le deportazioni e le detenzioni e aggiungendo oltre 170 miliardi di dollari per l’immigrazione e il controllo delle frontiere. Ciò va ben oltre l’obiettivo ragionevole di garantire un confine sicuro e ordinato e rischia di distruggere milioni di famiglie, comunità e chiese. Danneggia le generazioni future. Questo disegno di legge compromette il futuro dei nostri figli aumentando sconsideratamente il debito nazionale ed esponendo le nostre prossime generazioni a un’aria più inquinata e a un clima più caldo. Una spesa così eccessiva peggiorerà, anziché migliorare, la sostenibilità fiscale del nostro governo e le prospettive finanziarie delle generazioni future. Inoltre, arresta e inverte il progresso per una transizione verso l’energia pulita, annullando quasi tutti i crediti d’imposta e altri incentivi approvati nell’ambito dell’Inflation Reduction Act”.