
Dio è per noi rifugio e scudo
Un giorno una parola – commento a Salmo 119, 114
Tu sei il mio rifugio e il mio scudo; io spero nella tua parola.
Salmo 119, 114
Gesù disse: «Questa è la volontà del Padre mio; che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno»
Giovanni 6, 40
Sono parole che ci portano direttamente nel pieno delle nostre giornate e, nonostante l’apparenza, l’immagine che delineano non è un’immagine statica, un bel quadro da appendere in soggiorno e ammirare seduti e sedute sul divano.
Quante volte sentiamo il bisogno di trovare un rifugio, un posto in cui sapere di essere sicuramente accolti e accolte proprio quando ci sentiamo più esposte, più fragili, in difficoltà. Affermare che Dio è rifugio, significa riconoscere in lui la certezza di un’accoglienza incondizionata, un rifugio che per alcuni può essere casa, per alcune abbraccio, per altri consolazione, per altre protezione.
Ma Dio non è solo rifugio, Dio è anche scudo. Ed ecco che veniamo catapultati nella battaglia, in una mischia in cui senza scudo siamo senza difesa, destinati e destinate a soccombere.
Dio accoglie, ma anche Dio accompagna; non aspetta che noi andiamo da lui, lui è con noi ogni volta in cui, nel pieno della nostra quotidianità, abbiamo bisogno di protezione, di uno scudo.
Il salmista sta descrivendo una qualunque delle nostre giornate, da cui ci propone una scena della relazione tra noi e Dio. Una scena che si conclude con la frase: io spero nella tua parola. Un’ultima affermazione che in effetti potrebbe anche essere la prima. Se procedendo affrontiamo la mischia con la consapevolezza che Dio è davanti a noi come uno scudo ed è pronto ad accoglierci come un rifugio, è perché nella sua parola abbiamo conosciuto il suo amore, nella sua promessa fondiamo la nostra speranza e nella sua volontà è posta la nostra fiducia. Amen.