
L’ascesa dell’estremismo cristiano di estrema destra
Importante incontro voluto dal Consiglio ecumenico delle chiese su discorsi e azioni d’odio perpetuati da gruppi religiosi
Durante una conferenza ecumenica il 30 giugno a Seoul, capitale della Corea del Sud, Peter Prove, direttore della Commissione sugli Affari Internazionali del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), ha condiviso un discorso programmatico su «L’ascesa dell’estremismo cristiano di estrema destra e la risposta della comunità ecumenica globale».
Durante la conferenza, che ha attirato 50 teologi e leader del movimento ecumenico dal Nord America, dall’Europa e dall’Asia, Prove ha affermati che l’ascesa dell’estremismo cristiano di estrema destra «è di profonda importanza per la Corea del Sud, e in effetti per il mondo in generale».
«Il Cec rappresenta la dignità umana data da Dio a ogni essere umano e i diritti umani come espressione legale e protezione dei diversi aspetti della dignità umana. Gli estremi sia della destra che della sinistra minacciano quei valori ha aggiunto».
Tuttavia, in questo momento storico, è l’estremismo di destra che ha slancio, ha osservato Prove. «I crimini del peggior tipo vengono commessi contro individui e intere comunità con poca o nessuna responsabilità. Le corse alle armi sono riprese e la militarizzazione sta di conseguenza aumentando».
Il tabù contro l’uso delle armi nucleari si sta indebolendo, ha continuato Prov.“L’ingiustizia economica e la disuguaglianza stanno si diffondendo a livelli estremi e senza precedenti”, ha detto. “Le nuove tecnologie stanno sconvolgendo non solo le economie, ma anche i sistemi sociali e politici”.
La cooperazione tra le nazioni e i popoli del mondo non è mai stata più urgente e criticamente necessaria, ha osservato Prove.
«Il rifiuto esplicito o implicito dei principi democratici, come elezioni libere ed eque, i diritti individuali e lo stato di diritto è tipico di una convinzione nella superiorità di una cultura o razza rispetto ad altre».
Inoltre, i gruppi estremisti di destra promuovono spesso teorie del complotto, ha aggiunto. «Al loro estremo, promuovono attivamente il totalitarismo fascista. Eppure, elementi all’interno delle chiese e delle comunità cristiane sono diventati i principali sostenitori di alcuni di questi movimenti».
L’obiettivo della conferenza era analizzare politicamente il fenomeno globale dell’ estremismo di destra condividendo la situazione in Nord America, Europa e Asia. Relatori e partecipanti hanno analizzato teologicamente il fenomeno e la sua connessione con il cristianesimo.
La conferenza ha anche sviluppato un comunicato che include azioni ecumeniche per contrastare il movimento cristiano di estrema destra. «Come cristiani, siamo particolarmente preoccupati per l’alleanza tra le forze politiche di estrema destra e il nazionalismo cristiano» vi si legge. «Nel mezzo di un mondo segnato dal conflitto, il compito teologico di risvegliare il Vangelo dell’amore e della riconciliazione e la sfida di costruire una chiesa come comunità d’amore che accoglie tutti sono davanti a noi».
Il comunicato sollecita una democrazia più genuina. «Esortiamo i governi di tutte le nazioni a sviluppare una democrazia che accetti pienamente la volontà politica del popolo sovrano e a dedicarsi alla creazione di alternative socio-economiche capaci di superare la disuguaglianza. Esortiamo la società internazionale, comprese le Nazioni Unite, a prestare molta attenzione alla realtà delle violazioni dei diritti umani che si verificano su scala globale e a consolidare i loro sforzi per costruire un mondo in cui a tutti siano garantiti diritti umani dignitosi».
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