
Tenere aperti spazi di testimonianza
Nell’assemblea delle chiese valdesi e metodiste del centro Italia si è parlato di condivisione di risorse, formazione e valorizzazione dei ministeri
Vi stiamo proponendo ogni giorno i due articoli di resoconto dei lavori delle 4 Conferenze distrettuali in cui sono raggruppate le chiese valdesi e metodiste. Oggi è il turno dei due articoli sul Terzo distretto, che comprende le chiese del Centro Italia.
Dal 13 al 15 giugno 2025 si è svolta a Casa Cares (Reggello) la Conferenza del Terzo Distretto delle chiese metodiste e valdesi, comprendenti le realtà del centro Italia. La Conferenza si è aperta nel pomeriggio di venerdì 13 con il culto tenuto dal pastore Daniele Bouchard, che ha guidato i partecipanti alla riflessione sul tema della speranza radicata nel Vangelo, speranza che non ignora il dolore e l’ingiustizia, ma si fonda sulla promessa della risurrezione. Nella serata di venerdì si è avuta la pianificazione dei lavori e la costituzione delle componenti di presidenza dell’assemblea e delle commissioni.
Il sabato è stato occasione di un lavoro di confronto e di approfondimento, sia in gruppi che in assemblea plenaria sulla base della relazione della Commissione d’Esame. In particolare i temi di riflessione suggeriti, tutti riguardanti la realtà delle nostre chiese, si possono riassumere in quattro punti: una comunità che impara e insegna la speranza; una comunità di ricerca; una comunità scuola di libertà e comunicazione; una comunità che costruisce responsabilmente.
L’ascolto attento e rispettoso, la discussione partecipata e l’accoglienza convinta dei diversi contributi, ha prodotto ordini del giorno coerenti con gli approfondimenti realizzati e condivisi dall’assemblea.
Molto interesse ha suscitato la relazione della Commissione d’Esame riguardante l’analisi della Ced sulla distribuzione delle risorse ministeriali all’interno del Distretto. È stato dedicato ampio spazio al confronto e all’ascolto delle diverse problematicità e agli interventi proponenti percorsi di risoluzione. In particolare si è sottolineata la necessità di mantenere aperti spazi di testimonianza nei vari territori, anche ricorrendo all’aiuto reciproco di comunità vicine, alla condivisione di strumenti e risorse, alla valorizzazione del ministero dei pastori locali e al miglioramento nell’organizzazione della formazione dei diaconi di comunità. Si è inoltre prospettato di favorire la formazione di gruppi di lavoro incaricati di elaborare progetti condivisi a beneficio delle comunità e l’istituzione di un fondo di sostegno alle chiese più fragili e periferiche.
Sul tema della formazione l’assemblea ha valutato positivamente quanto fatto dalla Ced sia con il corso sulle finanze sia con l’incontro di preparazione alla CDIII svoltosi on-line il 13 maggio 2025. Per il futuro si prospetta di strutturare ancor meglio la formazione dedicata ai e alle cassiere in modo che questo ruolo sia maggiormente condiviso all’interno delle comunità. Per quanto riguarda l’incontro propedeutico all’assemblea, oltre al vantaggio di preparare i partecipanti alla discussione, è risultata molto utile la riflessione sui metodi di comunicazione e di stimolo alla partecipazione.
Infine sono state effettuate le elezioni delle cariche per il prossimo anno e votati gli ordini del giorno.
L’assemblea si è conclusa la domenica mattina con il culto finale guidato dal pastore Daniele Bouchard e ha suggellato, nell’intensa partecipazione, il clima di comunione creatosi nei tre giorni a Casa Cares.
In un tempo che vede l’indebolimento delle forme di partecipazione le chiese valdesi e metodiste hanno saputo sperimentare nella istituzione assembleare capacità di ascolto, amore fraterno e partecipazione attiva e vogliono con questo rendere testimonianza di un confronto sano e produttivo.
Articolo di Gloria Andreozzi