
La chiesa che riflette su sé stessa
L’organizzazione non è impalcatura formale ma strumento della trasmissione della fede
Vi stiamo proponendo ogni giorno i due articoli di resoconto dei lavori delle 4 Conferenze distrettuali in cui sono raggruppate le chiese valdesi e metodiste. Oggi è il turno dei due articoli sul Secondo distretto, che comprende le chiese del Nord Italia e della Svizzera.
Tre temi di ampio respiro discussi in altrettanti gruppi. Se la vita delle chiese è “il” tema per eccellenza, il Forum del II Distretto è realtà consolidata, apprezzata e ricordata in un atto che invita la Ced a organizzare l’edizione 2026 sul tema «della democrazia nella società e in seno alle chiese». Terzo tema è stato quello dell’“Articolo 35” (dal numero dell’atto della Cd/2023, rinnovato l’anno dopo, che invitava a istituire un gruppo di lavoro per analizzare la vita comunitaria delle chiese, gruppo che ha prodotto una propria relazione in appendice a quella della Ced). Il gruppo coordinato da Mario Vanzella ha portato le chiese a un grande lavoro di autoanalisi, utile nel metodo anche ad altre realtà. E le chiese, sollecitate dai membri del pool operativo attraverso vari metodi (interventi in assemblea, questionari, colloqui con Consigli/Concistori e loro responsabili), hanno fornito le loro osservazioni: ora – è stato detto in un intervento – bisogna che esse abbiano la percezione di essere prese sul serio.
Un materiale su cui lavorare, che si pone a un livello intermedio fra le considerazioni di ampio respiro del rapporto Granelli di senape e lil confronto che avviene nelle realtà locali. Forse è la dimensione che più può spingere alla ricerca di soluzioni operative, al fine di trovare nuovo coinvolgimento per i e le giovani, in una chiesa i cui meccanismi di funzionamento hanno “i loro anni”; e d’altra parte l’organizzazione va a braccetto con la teologia, e “vivere” la Bibbia non consiste solo nel sentirsela spiegare, ma nel viverla nelle strutture e in comunità.
Altri Atti hanno impegnato la Conferenza: è stata riconosciuta la mutata situazione di due chiese (dichiarata la decadenza della chiesa di Ginevra, i cui membri da tempo confluiscono nelle chiese di almeno due Cantoni svizzeri e in parte in Francia; diventa chiesa metodista in formazione quella di Casalmaggiore); è stato apprezzato il grande lavoro dell’Istituto ecclesiastico evangelico metodista di Intra (Ieemi), del cui direttore Marco Bertollini è stata ascoltata l’ampia relazione sul lavoro di cohousing e di counseling che compie la struttura.
Le urgenze che ci vengono drammaticamente proposte dal mondo hanno trovato una parola di impegno, ma in primo luogo di preghiera; l’attenzione dei e delle credenti è stata posta non solo sulla situazione internazionale, martoriata dalle guerre, ma anche sulla condizione delle persone Lgbtqia+, ancora spesso oppresse e vessate, oggetto di violenza fisica, verbale e del pregiudizio.
Efficace e precisa, ma anche piacevole nei toni la conduzione dei lavori da parte di Peter Ciaccio, presidente, e Sophie Langeneck, vice.