«Insieme possiamo guarire. Insieme possiamo amare»

Dieci anni fa la strage alla chiesa metodista di Charleston che costò la vita a 9 persone

 

Il 17 giugno 2015, una serata di incontri e studio biblico i in chiesa si concluse in tragedia per un gruppo di membri  della Emanuel Church. Un giovane ventunenne che si era introdotto alla serata, .aprì il fuoco sul gruppo uccidendo nove persone.

Dylann Roof, questo il nome del giovane, fece una strage nella chiesa metodista afro-americana, la Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston, nel South Carolina. Nel 2017 i dodici giurati del tribunale sono stati unanimi nel giudizio sulle aggravanti, in particolare la premeditazione e il crimine di stampo razzista, nonostante la posizione contraria alla pena capitale della stessa comunità, nonché della denominazione a cui fa riferimento: la Chiesa metodista Unita degli USA. La pena, ergastolo, è la negli Stati Uniti per crimini d’odio.

 

Il gesto del giovane suprematista lasciò sgomento il mondo delle chiese, e non solo. Lo stesso presidente USA Barack Obama pochi giorni dopo la strage rese vista all’antica congregazione afroamericana. Non una comunità evangelica qualsiasi, bensì un luogo simbolico della lotta dei neri d’America contro lo schiavismo.

«Per guarire dobbiamo perdonare. Questo è ciò che ho imparato… Tanto odio. Troppo. Ma come dice la Scrittura, “L’amore non viene mai meno”. Quindi, scelgo l’amore. Odio… Razzismo… Ingiustizia. Non possiamo nasconderci da queste verità. Insieme possiamo lottare per il cambiamento. Insieme possiamo guarire. Insieme possiamo amare» ha dichiarato Polly Sheppard, sopravvissuta alla strage.

 

Il perdono amorevole profuso dai sopravvissuti al massacro e dai familiari delle vittime ha contribuito a creare un clima di fiduciosa riconciliazione che si è diffuso in tutta la comunità di Charleston e ha toccato coloro che hanno ascoltato le loro storie. La tragedia di quel giorno ha dato vita a splendidi atti di gentilezza e significative iniziative comunitarie che hanno aiutato le persone toccate dalla tragedia a guarire e a unirsi nel dolore.

Il massacro di Mother Emanuel rimane la sparatoria di massa più mortale nella storia della Carolina del Sud e una delle più mortali sparatorie di massa a sfondo razziale nella storia americana moderna.

 

il Consiglio Nazionale delle Chiese rimane saldo nel suo impegno per la giustizia razziale, una riforma sensata della violenza armata e la fine dell’odio. Preghiamo per i cari di coloro che sono stati assassinati ingiustamente, mentre preghiamo affinché la nostra nazione diventi la Comunità Amata e il faro di speranza promesso dagli ideali americani.  È in costruzione un memoriale negli spazi esterni alla chiesa , che dovrebbe essere pronto il prossimo anno.

 

Il pastore Eric Manning è diventato il pastore della Chiesa Madre Emanuel AME un anno dopo la sparatoria. Ha svolto un ruolo importante nella costruzione del memoriale e spera che possa aiutare a onorare le vittime e i sopravvissuti. Nel frattempo, incoraggia la comunità a continuare ad andare avanti, non lasciando vincere l’odio.

«Voglio vedere dalla nostra comunità collettiva un momento in cui le persone si uniscono davvero. Conoscere il proprio vicino, appoggiarsi e discutere con qualcuno che potrebbe non condividere il tuo stesso punto di vista».