Unione evangelica battista in Italia: lettera aperta su Gaza

Il comitato esecutivo dell’Ucebi scrive alla premier Meloni: «sconcerto per il silenzio del Governo italiano»

 

Il Comitato esecutivo dell’Ucebi, l’Unione cristiana evangelica battista in Italia ha inviato stamane una lettera alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni per lamentare l’inerzia del nostro Esecutivo

 

Ecco il testo:

 

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

On. Giorgia Meloni

Roma, 19 giugno 2025

 

Lettera aperta sulla tragedia di Gaza

 

«Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace»

(Efesini 4, 1 – 3)

 

Egregio sig. Presidente,

 

È stato detto che è finito il tempo della pazienza e che è tempo di uccidere un uomo: l’ayatollah Ali Khamenei. Il 16 giugno a Gaza, sono state uccise oltre cinquanta persone mentre facevano la fila per sfamare le proprie famiglie. Il Comitato Esecutivo dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi) esprime il proprio sdegno per la violazione sistematica della dignità umana, e la propria condanna della politica militare del governo Netanyahu, essa è un crimine contro l’umanità.

 

Siamo convinti che nessuna democrazia si costruisce grazie all’intervento armato esterno. Dall’Afghanistan alla Libia passando per l’Iraq, l’idea di dare vita a sistemi democratici in sostituzione di regimi dittatoriali con sforzi bellici ha avuto risultati tragici. Sempre. Inoltre, colpire la società civile significa colpire movimenti democratici come “Donne, vita, libertà” che vanno invece sostenuti convintamente.

 

In questo contesto, il Comitato Esecutivo dell’Ucebi (CE/Ucebi) ribadisce che la vocazione di ogni governo, anche del Governo del nostro paese, è quella di sforzarsi con pazienza a conservare e a costruire vincoli di pace tra un’umanità altrimenti lacerata. Il CE/Ucebi esprime il proprio sconcerto per: il silenzio del Governo italiano nei confronti della strage che si sta consumando a Gaza, l’incapacità di esprimere una parola chiara e una politica conseguente contro il progetto criminale di cacciare la popolazione di Gaza dal proprio territorio, l’esitazione con la quale si raccoglie l’accorato appello del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a promuovere la politica dei due popoli e dei due Stati.

 

Infine, il CE/Ucebi chiede al Governo italiano di applicare le decisioni della Corte Penale Internazionale dell’Aia riguardo al primo ministro d’Israele, Benjamin Netanyahu.

Dunque, non vi è alcuna pazienza che possa esaurirsi, soprattutto se l’intenzione è quella di uccidere un uomo. La pazienza che la Parola di Dio ci comanda è, invece, quella di esercitare lo sforzo della costruzione della pace che è altresì comandata da Gesù ai suoi discepoli e alle sue discepole (Matteo 5, 9).

 

Distinti saluti

 

Pastore Alessandro Spanu, presidente Ucebi