La Buona novella. Musica e solidarietà

La rubrica della redazione dedicata alle buone notizie

 

Jovanotti a Verona 60 euro. Gli Iron Maiden a Padova: si parte da 100 euro. La metà per i posti più economici per assistere a Vasco Rossi. Metallica iniziamo dai 120 e per arrivare fino ai 250. E non apriamo la parentesi degli Oasis… biglietti evaporati in pochi secondi e circuito del secondary ticketing che ha portato prezzi a cifre incredibili, a tre zeri. Per un concerto…

 

Fortunatamente ci sono ancora occasioni per ascoltare musica a un prezzo accessibile a tutti, equo e giusto. E ancora più fortunatamente ci sono eventi in cui il prezzo del biglietto non si paga. O meglio non si paga in denaro. È il caso del “Che festival” di Genova, in corso in questi giorni, e che termina il 15 giugno. «Niente denaro ma generi di prima necessita!», farmaci e medicinali, materiale didattico, prodotti per l’igiene personale, generi alimentari non deperibili… il materiale raccolto verrà poi distribuito in Italia e all’estero dai volontari dell’associazione organizzatrice “Music and Peace”.

 

All’interno dell’area oltre al palco, agli stand, ci sono anche i container che vengono preparati e spediti in zone dove c’è bisogno, Gaza in particolare in questo momento. Ovviamente non possiamo raccontarvi qui per filo e per segno il programma: ma c’è davvero di tutto. Dai concerti ai tornei sportivi (già nell’area c’è anche un campo di calcio), dai saggi musicali e di danza ai dibattiti, fino agli spettacoli di cabaret. Un bel messaggio che parte da Genova, città dove ormai quasi 25 anni fa venne sospeso lo stato di diritto e si arenò l’utopia che un nuovo mondo fosse possibile (e auspicabile): queste iniziative invece ci danno una grande speranza che fare qualcosa di diverso, che funziona, è ancora possibile.