
10 anni di sospensione Schengen dalla Francia. Iniziative a Ventimiglia
“CONFINI: 10 anni di volti, voci e solidarietà”
È in corso a Ventimiglia il ciclo di iniziative “CONFINI: 10 anni di volti, voci e solidarietà”. Promosso nell’ambito del progetto Mosaico di Frontiera, operativo a Ventimiglia da gennaio dello scorso anno, vede in programma musica, teatro e impegno civile. Una rassegna che intende raccontare, attraverso diversi linguaggi, le conseguenze della sospensione del Trattato di Schengen da parte del Governo francese, avvenuta l’11 giugno 2015. Che impatto ha avuto sul territorio e sulle persone in movimento questa scelta? Per provare a rispondere a questa domanda, una serie di appuntamenti.
Mercoledì c’è stata la preghiera interreligiosa, in Piazzale De Gasperi a Ponte San Ludovico, in memoria delle persone decedute lungo la frontiera.
Vi hanno preso parte, tra gli altri, il pastore valdese Jonathan Terino, l’imam Elkhabti Mbarak Imam e Taki Hassan, presidente del Centro islamico di Ventimiglia, padre Claudiu Mihai della Chiesa ortodossa rumena di Sanremo, mons. Antonio Suetta, vescovo della Diocesi di Ventimiglia-San Remo. L’incontro rappresenta una importante occasione di dialogo tra fedi, segno concreto di una convivenza più giusta e solidale. L’obiettivo è costruire memoria, riflessione e futuro condiviso a partire da dieci anni segnati da respingimenti, sofferenze e solidarietà (tutte le foto più sotto).

Tra un intervento e l’altro dei rappresentanti delle diverse Comunità di fede, sono stati letti i 47 nomi dei giovani migranti che hanno perso la vita nel tentativo di attraversare la frontiera. Inoltre sono state raccontate le circostanze della loro morte, ha raccontato al NEV il pastore Terino. “Sono state anche offerte riflessioni su questo memoriale (sul piazzale al confine italo-francese sono da tempo disposte a circonferenze concentriche le pietre riportanti nomi e date dei giovanissimi e giovani caduti). L’imam ha pronunciato in arabo delle preghiere e recitato dei versi del Corano; il pope ortodosso ha recitato cantando una preghiera dalla liturgia di Pentecoste; il vescovo cattolico ha riflettuto sul tema della memoria e del memoriale e ha offerto una preghiera, letta anche in arabo e francese”.
Il pastore valdese, da parte sua, ha riflettuto sul tema dell’incarnazione solidale e della responsabilità, ha letto il Salmo 39 e offerto una preghiera, in un clima definito “solenne, raccolto, dialogante. Spero che l’evento sia servito a consolidare relazioni di fiducia, di rispetto e reciprocità tra alcune delle Comunità di Fede sul territorio” ha concluso Terino.
Pochissimi i presenti, per lo più membri delle Associazioni che operano sul territorio: Caritas, Diaconia Valdese, We World, Focolari, Popoli in Arte, Amnesty International e qualche francese.
Il 14 giugno, presso il Chiostro di Sant’Agostino, l’incontro pubblico “Confini nel mondo… non solo Ventimiglia”, con giornalisti e operatori umanitari. In serata, la Festa della solidarietà, momento conviviale rivolto a tutti i volontari che in questi dieci anni hanno offerto sostegno alle persone bloccate alla frontiera.
La rassegna si concluderà il 20 giugno, Giornata internazionale del Rifugiato, con la proiezione pubblica di un film a tema migratorio, a cura dell’Associazione Controtempo.
A dieci anni dalla chiusura della frontiera francese, “CONFINI” si propone come occasione di memoria, ascolto, elaborazione e impegno collettivo per il presente. Ventimiglia, città simbolo di questi attraversamenti sospesi, diventa così anche luogo di resistenza culturale e civile.
Il progetto Mosaico di Frontiera è promosso da Caritas Intemelia, Comune di Ventimiglia, Diaconia valdese, Janua Forum, Popoli in Arte e WeWorld. Inoltre, vede il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.