L’orrore e lo sgomento della Chiesa protestante per la sparatoria in una scuola di Graz

Il vescovo Chalupka, il sovrintendente Rehner: «La nostra solidarietà e le nostre preghiere vanno a tutti coloro che sono stati colpiti» – «Atto incomprensibile e città sconvolta»

 

Orrore e profonda tristezza regnano nella Chiesa protestante dopo la sparatoria avvenuta nella scuola di Graz, in cui, secondo l’agenzia di stampa austriaca (APA), almeno undici persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste gravemente ferite, tra cui studenti e insegnanti, a causa dei colpi d’arma da fuoco sparati da un ex studente. L’autore del reato era tra le vittime.

 

«La mia solidarietà e le mie preghiere vanno a tutte le famiglie e i parenti colpiti, agli insegnanti, agli studenti e alla famiglia dell’autore» ha dichiarato il vescovo evangelico luterano Michael Chalupka, nato proprio a Graz, in una prima risposta all’Evangelical Press Service. Ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno prestato aiuto e hanno risposto ai servizi di emergenza sul posto.

 

Insegnante di religione assegnato come cappellano d’emergenza

«Questo atto è incomprensibile. Il risultato sono morti, feriti e una città in uno stato di incertezza», spiegano il sovrintendente protestante della Stiria, Wolfgang Rehner, e il sovrintendente Michael Axmann. Soprattutto in queste ore, diventa chiaro «quanto sia importante accompagnare le anime delle persone colpite» sottolineano Rehner e Axmann, esprimendo la loro gratitudine per il fatto che il pastore protestante di Graz, Paul Nitsche, insegnante di religione presso lo stesso istituto scolastico, sia ora in servizio come cappellano d’emergenza.

 

 

 

Foto di Bernd Thaller: Graz