
Guardia Piemontese. Al via oggi il Festival delle Riforme Culturali
“La rivoluzione inutile? Dal culto dell’intelligenza alla fioritura della saggezza” il tema di questa edizione
Torna a Guardia Piemontese, in Calabria, il Festival delle Riforme Culturali (CFR) “La rivoluzione inutile? Dal culto dell’intelligenza alla fioritura della saggezza”, promosso dal Centro Culturale Gian Luigi Pascale. Giunto alla sua settima edizione, il Festival si terrà il 3, 4 e 5 giugno e si conferma un laboratorio di idee, confronto e dialogo. Guardia Piemontese, isola linguistica occitana in Calabria e Città Europea della Riforma, si prepara ad accogliere numerosi ospiti ed esperti.
Nella storia di Guardia si intreccia anche la storia valdese: memorie, paesaggi e lingue, simboli di una resistenza culturale che si fa proposta per il futuro.
“La lingua certamente più celebrata durante il Festival sarà l’occitano di Guardia Piemontese – scrivono gli organizzatori -. È attorno a questa varietà linguistica, presente in Calabria da quasi sette secoli e sopravvissuta all’eradicamento del valdismo, simbolo della resistenza, della resilienza e dell’irriducibilità umane, che saranno strutturati numerosi eventi e attività pensati per pubblici diversi: conferenze; visite guidate al centro storico di Guardia Piemontese e al Museo Valdese; incontri, animazioni culturali: musica, letture, mostre; spettacoli teatrali e musicali; ateliers linguistici”.
Il CFR è un invito a pensare il mondo. Tra i temi al centro dell’edizione 2025: diritto alla diversità, democrazia culturale, educazione alla cittadinanza, libertà di espressione, coesione sociale, sostenibilità ambientale, tutela delle lingue minoritarie.
Un’occasione preziosa per incontrarsi, conoscersi, interrogarsi insieme su che cosa significhi – oggi – essere cittadini e cittadine del mondo, senza rinunciare alle proprie radici.
Il tema della settima edizione
“La rivoluzione inutile? Dal culto dell’intelligenza alla fioritura della saggezza”. Questo il titolo di questa settima edizione del Festival, che propone una riflessione critica sull’accelerazione tecnologica e sull’onnipresenza dell’intelligenza artificiale (IA), sollevando interrogativi urgenti sul nostro rapporto con il progresso.
Nel dibattito pubblico, l’IA è spesso presentata come un treno inarrestabile: simbolo di efficienza e competizione. Ma dove va? “In un mondo dominato dal paradigma della performance, del produttivismo, della velocità – si legge nel documento introduttivo – non ci si può permettere di perdere il treno, senza troppo riflettere, tuttavia, sulla destinazione del treno stesso”.
Il Festival invita a una pausa di senso, a chiedersi: “Abbiamo davvero bisogno di questi progressi tecnici?”. A fronte del culto dell’intelligenza logico-matematica e del tecnosoluzionismo imperante, il CFR rilancia il valore della saggezza: una forma di conoscenza capace di integrare passato e presente, saperi locali e visione globale, nel segno della cura del vivente.
In questo contesto si fa spazio la nozione di “robustezza”, mutuata dalla biologia: “la capacità di un sistema di rimanere stabile malgrado le fluttuazioni”. Una via possibile per affrontare le crisi climatiche, sociali e culturali, e per costruire un futuro più giusto e resiliente.
Il Festival approfondirà anche la dimensione linguistico-culturale della robustezza, riconoscendola nelle lingue naturali, “esempi viventi di resistenza”.
In tale cornice si inserisce il progetto europeo “Musique et langues minoritaires régionales” (MUS LaMiRé)” (Erasmus+), promosso da Lira Transalpina (Francia), IDENTITIET (Croazia), il Centro Culturale Gian Luigi Pascale e l’Associazione NED (Italia). Il progetto valorizza le lingue minoritarie attraverso la musica e la memoria, sostenendo al contempo la transizione digitale di giovani artisti e artiste.
Un’edizione che invita a rallentare, pensare, scegliere. Perché, come conclude il testo guida del CFR: “Più che di fronte a una rivoluzione culturale, siamo prigionieri del vecchio paradigma mercantile. È tempo di fioritura, non di accelerazione”.
Per saperne di più: Festival delle riforme culturali 2025: C.C.G.L Pascale