Cagliari. Inaugurata la Biblioteca del Protestantesimo

Nell’occasione è stato presentato il carteggio del pastore Piero Bensi, a cui è dedicata la sala, con i detenuti di Castiadas

 

«Gentilissimo dottore vi faccio presente che la sua visita mi è stata molto gradita però ne sono rimasto tanto male il modo in cui mi sono presentato cioè con la divisa a righe di detenuto e nello stesso tempo la sua presenza mi ha fatto rimanere senza parole e non so il perché di questo e un fatto simile non mi è mai successo a riguardo per questo chiedo perdono della mia poco bene presentazione in questo luogo di dolore». Con queste parole un detenuto della colonia penale di Castiadas (prov. di Cagliari) si rivolgeva negli anni Cinquanta al pastore battista Piero Bensi. Parole scritte in un italiano scorretto e allo stesso tempo piene di pudore, di impaccio e di imbarazzo. Parole commoventi perché sono l’immagine della lotta contro i limiti del linguaggio che un detenuto nei luoghi del dolore vuole intraprendere per necessità, perché vuole esprimere la sua gratitudine verso colui che è venuto a visitarlo e a sostenerlo donandogli una copia del Nuovo Testamento.

 

È solo qualche riga tratta delle lettere dell’epistolario che Piero Bensi intrattenne con i detenuti della colonia penale dal 1951 al 1954. Il carteggio, ignorato fino a pochi anni fa, è stato ritrovato negli archivi della Chiesa battista di Cagliari da Stefano ed Emanuela Meloni. Le lettere sono state riordinate e studiate dall’associazione «Menabò» da Emanuela Meloni e da Giulia Balzano, presidente dell’associazione, che ha scritto su questi testi un intenso saggio. Il lavoro di studio dell’epistolario è nato dalla partecipazione dell’associazione al bando del 2023 dell’Otto per mille dell’Ucebi.

 

Con la presentazione di questo carteggio si è inaugurata ufficialmente al pubblico la Biblioteca di Cultura e Storia del Protestantesimo, dopo la ristrutturazione dei locali destinati a ospitarla e oggi completata. 

L’inaugurazione è avvenuta venerdì 2 maggio nella sala polifunzionale intitolata a Piero Bensi nei locali della Biblioteca.

Nel saluto ai numerosi presenti, la presidente Simonetta Angiolillo ha presentato la Biblioteca come spazio laico di approfondimento e incontro offerto alla città.

 

E sulla laicità dell’istituzione, che nasce in una chiesa cristiana ma si sviluppa nelle relazioni con il mondo, è intervenuto anche Stefano Meloni: «Perché abbiamo costruito questa biblioteca? In sostanza per essere fedeli al principio di libertà di coscienza, che è uno dei capisaldi della fede evangelica. Tu puoi essere libero, in fondo, se sai leggere e scrivere, se sai esprimere il tuo pensiero, il tuo sentimento, le tue domande, i tuoi dubbi. La Biblioteca sarà luogo di esercizio del confronto con la diversità di fede, di appartenenza politica, di provenienza geografica, di colore della pelle, di genere, di orientamento sessuale».

 

Giulia Balzano ha poi illustrato l’importanza storica e morale del carteggio tra Piero Bensi e i carcerati. Lo studio della sua azione ha richiesto un’analisi complessa delle lettere, spesso difficili da decifrare a causa della scarsa alfabetizzazione dei detenuti. ​La figura di Piero Bensi emerge nel suo ruolo fondamentale, non solo come guida spirituale, ma anche come mediatore di relazioni tra i detenuti e sostenitore materiale e morale. La colonia penale di Castiadas, istituita nel 1875 e chiusa nel 1956, è stata un esperimento agricolo e sociale unico, ma caratterizzato da condizioni di vita estremamente dure. Attualmente, gli edifici centrali della colonia sono in fase di musealizzazione, con l’obiettivo di preservare la memoria storica del luogo. Il progetto dell’associazione ha permesso di far emergere la dimensione umana di Piero Bensi e di valorizzare il carteggio come strumento di comprensione del contesto storico e sociale dell’epoca.

 

La giornata inaugurale si è chiusa con un buffet durante il quale il numeroso pubblico ha espresso la propria soddisfazione per l’evento e per il progetto della Biblioteca (https://biblioprotestantesimo.it/).