
Weekend catecumens, parola ai protagonisti
Le testimonianze dei e delle giovani che hanno partecipato al fine settimana organizzato ad Agape dall’Equipe di animazione del Primo Distretto
La scorsa settimana vi abbiamo proposto un articolo (lo trovate qui) che ha ripercorso le intense giornate al Centro di Agape (Prali, provincia di Torino) vissute dalle catecumene e dai catecumeni delle chiese valdesi del pinerolese e di Torino.
Qui di seguito potete leggere invece alcune delle testimonianze delle e dei ragazzi che hanno partecipato. Sono state/i ben 121 ragazzi e ragazze dal primo al quarto anno di catechismo a prendere parte al Weekend comunitario, un vero successo.
«Questo è stato il mio primo weekend ad Agape, e, tralasciando qualche parere dei miei amici che ci erano andati, non avevo idea di cosa potessi trovarci o come mi sarei potuto trovare. I giorni prima di partire non nego quindi che fossi preoccupato, ma quando sono arrivato lì sono subito rimasto colpito dall’accoglienza e dalla felicità che aleggiava in quel posto, che mi hanno aiutato a cancellare i miei dubbi.
Agape mi ha aiutato a socializzare con nuove persone e a consolidare vecchie amicizie; mi ha insegnato a cooperare e a impegnarmi insieme agli altri per poter passare un weekend felice. Agape è stato un modo per uscire dalla monotonia dei giorni di scuola per poter stare in un contesto totalmente diverso che ha risvegliato la voglia di divertirsi e vivere ogni momento in quel posto come un attimo unico da ricordare.
Agape in greco antico vuol dire Amore, ed è proprio quello che si vive qui: l’amore per la terra, per le amicizie, l’amore nelle relazioni e nei momenti in compagnia che rimarranno impressi in chi prova amore».
Paolo Colucci, 17 anni, chiesa valdese di Prarostino
«Sono stata molto contenta di come ho passato quest’ultimo campo catecumeni, nonostante la grande quantità di persone che mi aveva leggermente spaventato; sono riuscita a trovarmi molto bene e a parlare con parecchie persone nuove. Ho trovato le attività più vicine al gioco, molto divertenti e stimolanti, come mi era già successo negli anni precedenti, ma ho invece trovato le attività che abbiamo fatto solo noi come quattro anni incredibilmente interessanti e soprattutto mi hanno fornito tantissimi stimoli per delle riflessioni molto profonde. Sono stata molto felice di aver concluso il mio percorso dopo quattro anni di catechismo con un campo del genere».
Irene Geymonat, 16 anni, chiesa valdese di Bobbio Pellice
«Domenica sera scendendo da Agape verso Ghigo risuonavano risate e chiacchiere e ci si scambiava le ultime battute, a conclusione dell’incontro fra catecumeni e catecumene delle Valli. Come sempre a conclusione di un campo, ero stanco ma anche contento e un po’ dispiaciuto che il tempo fosse passato così in fretta. Poi, all’improvviso ho realizzato che quella era l’ultima volta che ci andavo come catecumeno. Mentre camminavo pensavo che chiedere di essere battezzato e diventare membro di chiesa rappresenta un impegno da adulto, con tutte le responsabilità che ne conseguono. So che potranno esserci altre esperienze e altri campi, ma avranno certamente un sapore diverso. Quando sul pullman del ritorno Jessie mi ha chiesto di riflettere su che cosa rappresentasse Agape per me ho pensato a tutte le volte che ci sono andato, con il Casd o con il Catechismo. Ho pensato a quanto mi sono divertito, a quanto mi sono sentito grande, a quante persone ho incontrato…
Ma se dovessi dare un’unica sola definizione, direi che Agape è quel posto dove ognuno può essere sé stesso senza la paura del giudizio degli altri.
Se dovessi dire che cosa mi ha offerto, direi che Agape è quel posto dove incontrare il mondo al di là delle Valli. Sentire un legame con persone che forse parlano lingue diverse dalla tua ma che riconosci in un linguaggio comune.
Se dovessi dire che cosa Agape mi ha insegnato, direi che mi ha aiutato a pensare a quale Chiesa vorrei appartenere. E su questo non ho dubbi: quella Chiesa dove l’amore di Dio si manifesta nel rispetto delle diversità, nella comprensione delle debolezze, nell’aiuto reciproco.
Grazie Agape! E arrivederci!».
Davide Stallé, 17 anni, chiesa valdese di Bobbio Pellice
La chiusura la lasciamo all’Animazione Giovanile del Primo Distretto della Chiesa valdese, a chi con grande impegno ha reso possibile tutto ciò:
«Non sappiamo ancora dire se l’anno prossimo riproporremo l’esperienza nello stesso modo o se opteremo per un formato diverso, quel che è certo è che non vediamo l’ora di rivedere i ragazzi e le ragazze per proseguire il cammino insieme a loro, seguendo ciascun piccolo filo per vedere dove ci porterà. E sappiamo che lo facciamo con il sostegno di tutta una comunità, che è presente in molte forme diverse e che forse sta ricominciando a vederli davvero, questi giovani. Vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo evento, che credono nei giovani e supportano il nostro lavoro».