
Sudan, una guerra senza fine
Amnesty International: «Vergognoso disinteresse internazionale»
In occasione del secondo anniversario dell’inizio della guerra civile in Sudan, Amnesty International ha parlato di «giorno della vergogna» e ha accusato la comunità internazionale di aver mostrato nel tempo un «vergognoso disinteresse» per la questione sudanese.
«Questo giorno della vergogna riguarda le due parti coinvolte in questo terribile conflitto, che hanno inflitto sofferenze inimmaginabili alla popolazione civile sudanese, ma anche il mondo che si è girato dall’altra parte mentre il Sudan bruciava così come gli stati che hanno continuato ad alimentare le fiamme», ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, Alta direttrice della ricerca e delle campagne di Amnesty International.
«In questi due anni le Forze armate sudanesi, le Forze di supporto rapido e gli alleati delle une e delle altre hanno commesso crimini di atrocità, come le violenze sessuali contro donne e bambini, la tortura, la riduzione alla fame, il rastrellamento e l’uccisione di civili e gli attacchi contro i mercati, i campi per le persone sfollate e gli ospedali. Queste atrocità costituiscono crimini di guerra. La settimana scorsa – ha aggiunto Guevara-Rosas – abbiamo diffuso un nuovo Rapporto in cui accusiamo le Forze di supporto rapido di aver commesso estesi atti di violenza sessuale come stupri, anche di gruppo, e riduzione in schiavitù sessuale, che possono costituire crimini contro l’umanità. Nonostante queste atrocità, il mondo ha prevalentemente scelto di rimanere passivo. Il Consiglio di sicurezza non ha applicato un embargo totale sulle armi verso il Sudan per fermare il costante afflusso di armamenti che alimentano questi terribili crimini. Il mondo non solo non ha aiutato le vittime della guerra in Sudan, molte delle quali stanno soffrendo la fame o sono state costrette a lasciare le loro case, ha anche fornito una miseria pari al 6,6 per cento dei fondi necessari per affrontare la catastrofe umanitaria in corso. I drastici tagli del presidente Trump – e ha concluso Guevara-Rosas – ai programmi di Usaid sono l’ultima crudele coltellata alla popolazione civile sudanese che, non avendo minimamente colpa della situazione, ha bisogno di aiuti come non mai».
La popolazione del Sudan ha urgente bisogno di sostegno e solidarietà ricorda infine Amnesty e il Consiglio di sicurezza deve «applicare un embargo sulle armi verso tutto il Sudan e gli stati devono aumentare la loro assistenza umanitaria. Gli stati partner del Sudan devono esercitare pressioni sulle parti in conflitto perché cessino di colpire la popolazione civile e i responsabili di violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani siano portati di fronte alla giustizia. Il mondo deve smetterla di ignorare il Sudan».