La misericordia come testimonianza di Dio

Un giorno una parola – commento a Atti degli apostoli 14, 16-17

La terra è piena della benevolenza del Signore

Salmo 33, 5

 

Dio ha lasciato che ogni popolo seguisse la propria via, senza però lasciare se stesso privo di testimonianza, facendo del bene, mandandovi dal cielo pioggia e stagioni fruttifere e saziando i vostri cuori di cibo e di letizia

Atti degli apostoli 14, 16-17

 

Dio è amore e non si può prescindere dall’idea dell’amore di Dio se non si apprezza o non si considera la sua misericordia; diceva il profeta Geremia nel libro delle Lamentazioni che “le compassioni di Dio si rinnovano ogni mattina”: Egli ha compassione di noi perché conosce i nostri limiti, conosce i nostri bisogni, sa bene che, come abbiamo bisogno del pane quotidiano, dell’acqua per ristorarci, del sole per riscaldarci, abbiamo bisogno della sua misericordia per andare avanti.

 

È la misericordia di Dio ad averlo spinto a mandare suo figlio in croce affinché ognuno di noi potesse godere del titolo di figli e figlie di Dio, affinché ognuno e ognuna di noi potesse accedere al suo trono di grazia, e potesse sentirsi di appartenere a Dio stesso.

Dio è amore e proprio l’amore di Dio è indispensabile per la nostra vita, noi uomini e donne che spesso, pur fregiandosi del titolo di cristiani, non conosciamo amore, non pratichiamo amore.

 

Allora chiediamo al Signore delle nostre vite che, nella sua misericordia, ci faccia conoscere, apprezzare e vivere il suo amore così come dice la Scrittura: se non avremo amore gli uni per gli altri, non potremo dimostrare di essere suoi figli, figlie, suoi discepoli, discepole. In questa settimana in cui ricordiamo il sacrificio di Cristo sulla croce, disponiamoci ad accogliere e a vivere l’amore, quell’amore vero che non conosce mai fine.

Amen.