
Good Morning Freedom
I primi dieci anni di «Imbavagliati» omaggiati dalla città di Napoli con una diretta radiofonica per la pace
Sarà una diretta radiofonica mondiale in nome della pace, quella che oggi lunedì 14 aprile alle 11 dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli aprirà le celebrazioni della X edizione di «Imbavagliati», il Festival internazionale di giornalismo civile ideato nel 2015 e diretto da Désirée Klain che ha saputo portare in Italia giornalisti che «nel mondo hanno sperimentato il bavaglio, la censura e la persecuzione in regimi dittatoriali e che, nonostante tutto, non hanno mai rinunciato a raccontare e illuminare gli ultimi, i più deboli, dandogli voce nel nome dei loro diritti inalienabili».
Per la prima Napoli sarà il crocicchio per le onde radio delle emittenti del mondo, in particolar modo da quelle aree segnate da conflitti e dalle repressioni. Un’iniziativa condivisa con la Fondazione Antonio Megalizzi, nata in memoria di Antonio, scrittore, autore e speaker radiofonico, appassionato d’Europa e morto a soli 29 anni nell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018.
Good Morning Fredom dalle 15, in piazza Calenda luogo simbolo di tante manifestazioni solidali, si unirà alla grande mobilitazione del Teatro Trianon Viviani e con l’associazione «Fermatevi!» che con la petizione lanciata da Marisa Laurito chiede di «fermare il massacro di uomini, donne e bambini a Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani e dei civili palestinesi trattenuti nelle carceri».
La manifestazione inizierà a Palazzo Serra di Cassano alle 11, dove si collegheranno in diretta radio e in presenza giornalisti, reporter, speaker che operano in condizioni estremamente pericolose.
Dopo i saluti del presidente dell’Istituto, Massimiliano Marotta, seguiranno gli interventi di Marisa Laurito, del coordinatore nazionale di Articolo21, Giuseppe Giulietti, del presidente onorario di Imbavagliati, Nino Daniele, del presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Vittorio di Trapani, del Segretario Generale Aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa italiana e Presidente SUGC, Claudio Silvestri e Ciro Raia, presidente provinciale dell’Anpi di Napoli.
«La piccola automobile Mehari di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985 – ricorda Désirée Klain –, continua ad essere il simbolo potente dell’iniziativa per la libertà di stampa. Un legame tra passato e futuro, che si rinnova ogni anno attraverso lo slogan “Chi dimentica diventa colpevole”, per porre l’attenzione su altre vittime innocenti, come Giulio Regeni o Ilaria Alpi».
Al festival interverranno anche Anna Motta e Giuseppe Paciolla, i genitori di Mario Paciolla, il giornalista e cooperante dell’Onu in Colombia e trovato senza vita nel suo appartamento di San Vicente del Caguán il 15 luglio 2022, per cause tutte ancora da accertare.
«La radio – prosegue Klain – è uno strumento cruciale nonostante il progresso tecnologico. In alcuni contesti è spesso l’unico mezzo di comunicazione disponibile, soprattutto in territori di guerra, dove l’accesso a internet è compromesso e i social media possono essere censurati o manipolati. La radio permette di raggiungere le popolazioni isolate, diffondere notizie e dare aggiornamenti in tempo reale su avvenimenti importanti. Le onde radio sono ancora oggi fonte di connessione per intere comunità, sono modulazioni di frequenze capaci di raccontare storie di resistenza e di lotta. Sono onorata di dedicare questa edizione di “Imbavagliati” ad Antonio Megalizzi, un grande comunicatore che sperava in un’Europa con meno confini e più giustizia».
La decima edizione di «Imbavagliati» è realizzata in collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, il SUGC, l’associazione “Articolo21”, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e con la partecipazione della “Fondazione Antonio Megalizzi”.