
Bibbia a scuola. Tanto rumore per nulla
Critiche dell’ associazione Biblia alla bozza delle indicazioni 2025 per la scuola
L’associazione Biblia ha recentemente approvato un testo che commenta criticamente la bozza delle Nuove Indicazioni 2025 per la scuola, sottolineando l’approccio superficiale al tema dello studio della Bibbia. L’unico riferimento esplicito al testo sacro, infatti, è nella sezione di Storia. Manca, secondo l’associazione, una reale consapevolezza della complessità culturale e interpretativa della Bibbia. Nel documento si auspica un approccio educativo più maturo, pluralistico e dialogico, evitando usi ideologici o identitari.
“Bibbia a scuola. Tanto rumore per nulla” è il titolo del documento, che è stato approvato nel corso del convegno nazionale per il quarantennale di Biblia, tenutosi a Firenze dal 28 al 30 marzo.
Nel comunicato finale dell’iniziativa si fa riferimento anche all’appello per “l’attuazione di iniziative concrete […] volte a far sì che la conoscenza della Bibbia e dei suoi influssi venga sempre più considerata componente indispensabile nella formazione culturale di ogni studente e di ogni cittadino”, che Biblia aveva lanciato nel 2005.
L’appello era stato firmato da oltre 5.000 biblisti, filosofi, giornalisti, insegnanti, storici appartenenti al mondo cattolico, protestante, ebraico e laico (tra cui: Agnese Cini Tassinario, Claudio Magris, Emanuele Luzzatti, Enzo Bianchi, Franco Cardini, Gabriella Caramore, Gad Lerner, Gianfranco Ravasi, Gianni Vattimo, Gustavo Zagrebelsky, Margherita Hack, Massimo Cacciari, Michele Ranchetti, Paolo De Benedetti, Paolo Ricca, Paolo Sacchi, Remo Bodei, Tullio De Mauro, Umberto Eco…). In passato la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha collaborato con Biblia a diverse iniziative e progetti.