«L’Europa deve cercare la pace utilizzando tutti gli strumenti possibili e ragionevoli»

Le parole del segretario generale della Conferenza delle Chiese europee

 

Il pastore Frank-Dieter Fischbach, Segretario generale della Conferenza delle Chiese europee (Kek), ha preso parte all’Assemblea plenaria della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), tenutasi a Nemi, in provincia di Roma, dal 26 al 28 marzo 2025. «Ha accolto con favore lo spirito dialogico dell’incontro e ha sottolineato il ruolo fondamentale delle chiese nel plasmare il futuro dell’Europa, salde nella speranza» si legge sul sito della Kek. 

 

La Comece è da tempo un partner cattolico della Kek nel quadro del dialogo attorno all’articolo 17 con l’Unione Europea (1. L’Unione rispetta e non pregiudica lo status di cui le chiese e le associazioni o comunità religiose godono negli Stati membri in virtù del diritto nazionale. 2. L’Unione rispetta ugualmente lo status di cui godono, in virtù del diritto nazionale, le organizzazioni filosofiche e non confessionali. 3. Riconoscendone l’identità e il contributo specifico, l’Unione mantiene un dialogo aperto, trasparente e regolare con tali chiese e organizzazioni).

 

«Ho apprezzato molto lo scambio con i membri dell’Assemblea, inclusa la dimensione spirituale del nostro tempo insieme», ha detto Fischbach. «È stato un privilegio condividere il lavoro della Kek, specialmente in questi tempi di profondi cambiamenti in Europa».

 

Nelle sue osservazioni, Fischbach ha tracciato dei parallelismi tra la fondazione della Kek all’indomani della Seconda guerra mondiale e il momento attuale. «La Kek è nata in un periodo che richiedeva pace, riconciliazione e costruzione di ponti, attraverso la cortina di ferro. Oggi, sfide simili richiedono un rinnovato impegno».

Ha sottolineato il lavoro in corso dell’iniziativa Pathways to Peace, che coinvolge le chiese in Ucraina e in tutta Europa nel dialogo per una pace giusta e duratura. «La Kek è grata per la cooperazione con la Comece in quest’area, che continua a essere essenziale», ha aggiunto.

 

Fischbach ha anche affrontato le recenti proposte della Commissione Europea in materia di difesa e sicurezza. «Queste proposte dovranno essere valutate in termini di quanto incorporino la costruzione della pace e il dialogo», ha affermato. «L’Europa deve cercare la pace utilizzando tutti gli strumenti possibili e ragionevoli. Le Chiese possono contribuire a questo dibattito attraverso la loro fede, teologia e tradizioni profonde, pur riconoscendo di non essere sempre state pacificatrici».

 

Fischbach ha anche apprezzato la dichiarazione conclusiva dell’Assemblea Comece , che sottolinea la preoccupazione delle chiese per le minacce alla pace e alla sicurezza: «Come vescovi dell’Unione Europea, desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per le molteplici minacce alla pace e alla sicurezza, sia all’interno che all’esterno dell’UE. Ribadiamo con forza il nostro appello per un’Europa che diventi una vera famiglia di popoli, basata sulla dignità umana, sulla giustizia e sulla pace» recita il testo dei vescovi.

 

 

Foto: da sinistra a destra: il Segretario generale della Kek con il Segretario generale della Comece, Padre Manuel Barrios Prieto