Ambasciatori e Ambasciatrici di pace. Una lettera aperta

Un appello «alle nostre coscienze e alle nostre amate comunità di fede»

 

Il 22 marzo 2025 si è tenuta la prima Assemblea degli Ambasciatori e Ambasciatrici di Pace istituiti dall’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia.

 

Al termine dell’incontro i rappresentanti hanno elaborato una lettera rivolta «alle nostre coscienze e alle nostre comunità», allo scopo di condividere gli spunti principali emersi.

 

L’azione per la pace, scrive l’Ambasciata di pace, richiede amicizia e collaborazione con movimenti ecumenici, interreligiosi e ambientalisti. Si sottolinea, inoltre, l’importanza del dialogo interreligioso. A questo proposito, ad esempio, l’Assemblea esprime apprezzamento per la mostra “Senza Atomica” promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, iniziativa che fa parte della campagna per generare consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari.

 

Ambasciatori e Ambasciatrici di pace invitano inoltre a promuovere e ripetere mobilitazioni quali la «Bolla del Silenzio» per il cessate il fuoco e richiamano l’Europa ai suoi principi fondatori, opponendosi al riarmo e promuovendo diritti umani e investimenti nella solidarietà. Si denuncia, poi, il doppio standard nei conflitti Russo-Ucraino e Israelo-Palestinese, chiedendo il rispetto del diritto internazionale a tutto campo.

 

L’Assemblea si è svolta proprio nel giorno in cui si commemorava la 3^ Marcia tra Selma e Montgomery alla fine della quale, davanti a più di 25.000 persone, Martin Luther King tenne un importante discorso per affermare l’accesso al voto della popolazione afroamericana, il 22 marzo 1965.

 

Nel corso dei lavori si è anche ricordato il Cinquecentenario dall’inizio del movimento Anabattista a Zollikon: «Una comunità nonviolenta soffocata nel martirio di tanti uomini e donne, in una grande battaglia per la libertà di coscienza, per obbedire al Dio della pace, prima di qualsiasi altro re o principe».

 

Ecco il testo integrale della lettera:

 

Anima mia, adora il Signore, ma non dimenticarti di ubbidirgli.

Abbiamo osservato un preoccupante fenomeno interno alle comunità di fede cristiane, col quale la promozione dell’adorazione del Cristo, con sempre più momenti liturgici dedicati a “worship and praise” , va a discapito del richiamo biblico ad obbedire alle parole di Gesù. Per esempio in riferimento all’amore per i nemici, e alle forme di resistenza con cui ci sentiamo chiamati ad opporre, nelle situazioni di ingiustizia, la nostra forza d’animo alla forza fisica e di deterrenza.

 

Anima mia leggi, ascolta, studia

Sentiamo la necessità di continuare il nostro percorso di formazione alla nonviolenza, sia nella lettura biblica, sia ad esempio, nello studio di documenti che testimoniano dell’impegno di pace di altri cristiani e cristiane. In maniera esemplificativa indichiamo l’appuntamento online del prossimo 2 aprile, alle ore 18, promosso dal gruppo evangelico “Dalla parte di Abele” per studiare il documento ecumenico dei cristiani di Palestina intitolato Kairos-Palestina. (Il documento può essere letto in italiano scaricandolo da internet a questo link).

 

Anima mia tessi amicizie

Un’azione fondamentale, sia culturale che strategica, è quella di dedicarci a stringere legami di amicizia e collaborazione con più attori che agiscono per la pace. Vogliamo dare la massima attenzione ai movimenti ecumenici per la pace come la commissione Glam della Fcei (Federazione delle chiese evangeliche in Italia), Cipax (Centro Interconfessionale per la Pace), Pax Christi, o il Sae (Segretariato Attività Ecumeniche), ma anche a reti come quella per la Pace e il Disarmo, o anche a vari movimenti ambientalisti. In questa paziente azione di cucitura, vogliamo ricordarci anche delle altre religioni e del necessario dialogo interreligioso anche nei luoghi in cui viviamo. Raccomandiamo con sincero apprezzamento la Mostra ”Senza Atomica” delle comunità buddiste della Soka Gakkai. Se la pace è una quercia secolare, ricordiamo che noi siamo solo un piccolo ramo.

 

Anima mia, agisci in piccolo ma pensa e sogna in grande

Desideriamo rilanciare l’iniziativa della Bolla del Silenzio contro le guerre, da ripetere in diversi luoghi, per invocare il cessate il fuoco ovunque e per chiedere una pace giusta e duratura. Ma vogliamo richiamare l’attenzione ad un’Europa restituita a suoi principi fondatori, come luogo di amicizia, di scambio e di solidarietà reciproca tra i popoli. E ci vogliamo invece opporre all’Europa delle grandi risorse investite per il riarmo. Investiamo, piuttosto, il nostro denaro per costruire ponti e per difendere i cittadini europei dalle epidemie, dalle malattie, dalla povertà e dalla crisi climatica. Incentiviamo il rispetto dei diritti umani e l’allargamento ovunque dei diritti civili. Finanziamo in maggior misura le Nazioni Unite in vista di un lor rinnovamento e rilancio.

 

Anima mia, non temere di dire la verità

 Denunciamo il doppio standard con cui i due grandi conflitti contemporanei, quello Russo-Ucraino e quello Israelo-Palestinese vengono trattati sia a livello di informazione che di decisioni politiche. Il diritto internazionale è una volontaria autolimitazione degli Stati per offrire protezione a tutti. Tutte le deliberazioni e sentenze devono essere accolte ed osservate, sia quelle contro i capi della Russia, che quelle contro i capi di Israele e di Hamas. Registriamo con dolore e indignazione, che il cessate il fuoco nel conflitto Israele-Palestina sia stato così drammaticamente violato, con i massicci bombardamenti del 18 marzo u.s. che in un solo giorno hanno seminato più di 400 morti tra i civili palestinesi nella Striscia di Gaza.

 

Anima mia, ricorda ed ama la democrazia

Abbiamo celebrato la nostra Assemblea odierna degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici di Pace nel giorno in cui si commemora la 3° Marcia tra Selma e Montgomery alla fine della quale, davanti a più di 25.000 persone, Martin Luther King tenne un importante discorso per affermare l’accesso reale al voto da parte della popolazione afroamericana. (22 marzo 1965) Ma abbiamo ricordato anche i 500 anni dall’inizio del movimento Anabattista a Zollikon. Una comunità nonviolenta soffocata nel martirio di tanti uomini e donne, in una grande battaglia per la libertà di coscienza, per obbedire al Dio della pace, prima di qualsiasi altro re o principe.

 

Anima mia, apri gli occhi e osserva quanto fa il tuo Dio

Rendiamo grazie al Signore, dal profondo del cuore, perché la nostra assemblea tra gli altri, è stata seguita anche dal più giovane dei nostri Ambasciatori che si chiama Federico ed ha solo 11 anni! Federico è intervenuto più volte, per osservare, con speranza, che le nostre azioni di pace cominciano dal rapporto coi nostri genitori, coi nostri fratelli e sorelle e con gli altri membri della nostra comunità. Federico ci ha testimoniato di quanto sia importante che l’educazione alla pace sia offerta alle nuove generazioni, in famiglia, nella scuola, nello Stato, nel rispetto del dettato costituzionale che afferma che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

 

Benedici, anima mia il Signore, e non dimenticare nessuno dei suoi benefici.

 

Amen

 

 

Foto: La bandiera della pace al Festival dei diritti umani – festivaldirittiumani.it immagine di archivio