
Cantare di cuore a Dio
Un giorno una parola – commento a Colossesi 3, 16
Tutte le tue opere ti celebreranno, o Eterno, e i tuoi fedeli ti benediranno
Salmo 145, 10
Cantate di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali
Colossesi 3, 16
Il Signore chiede ai credenti di cantare. Sembra una esortazione forse inutile perché i cristiani praticano il canto ogni domenica durante le diverse funzioni ecclesiastiche. Molti affermano giustamente che vi può essere il culto di lode al Signore solamente attraverso il canto e in tutte le chiese evangeliche il canto è parte fondamentale della istruzione biblica per bambini e adolescenti. Molti hanno conosciuto la Bibbia proprio attraverso il canto.
Dunque si tratta di una esortazione inutile? Signore Dio, tutti e tutte noi già cantiamo le tue lodi, che altro ci chiedi?
Da un attento esame riguardo al canto dei credenti notiamo che spesso il canto è compito primario di una corale; il bel canto non appartiene a tutti nonostante ci siano buoni insegnanti. Perché questo accade?
Nella nostra vita deve accadere qualcosa di nuovo perché l’invito al canto sia accolto con prontezza e con allegrezza. Il nostro canto, come la nostra fede, sono sconvolti dalle tragedie quotidiane per i gravi conflitti armati e per i programmi di guerra. Oggi per cantare di cuore a Dio è indispensabile che nella nostra vita accada qualcosa di veramente nuovo, qualcosa che forse appare impossibile, ma è essenziale.
Oggi la Parola di Dio insiste a farci cantare la gioia dell’amore di Dio per il mondo. Ecco, per cantare dobbiamo amare il mondo come lo ama Dio perché se noi non abbiamo più questo amore, il nostro sarà sempre il silenzio della morte. La scuola di canto è aperta a tutti e tutte quando si è disposti ad abbandonare il pianto degli sconfitti per far emergere dal nostro essere la grandiosa forza dell’amore per il mondo. Amen.