Ventimiglia ai margini

Pubblicato il nuovo report sulla presenza di persone straniere sul territorio della cittadina al confine con la Francia

 

È stato presentato “Ventimiglia ai margini”, il nuovo report realizzato da Diaconia Valdese, Caritas Intemelia, WeWorld e Medici del Mondo Italia, realtà che da anni operano a favore delle persone con background migratorio bloccate alla frontiera italo-francese. 

 

Il nuovo rapporto mira a fornire un quadro aggiornato sulla presenza di persone straniere, stanziali e in movimento, sul territorio di Ventimiglia, basandosi sui dati raccolti nel corso del 2024 dalle organizzazioni attive sul territorio. Una risorsa importante per provare a comprendere la situazione attuale, al fine di individuare una risposta umanitaria integrata. 

Sono una sessantina i migranti che oggi vivono sotto il cavalcavia a Ventimiglia, dove rimangono mediamente tra i tre e i cinque mesi prima di poter avere una collocazione nei Cas, cioè i Centri di Accoglienza Straordinaria. Ma la permanenza forzata delle persone in movimento a Ventimiglia si può prolungare per periodi variabili: pochi giorni per coloro che riescono ad attraversare il confine, mesi o anni per coloro che cambiano idea perché respinti o sfiduciati. Negli ultimi anni, a un consistente flusso di persone straniere in uscita dall’Italia, si è aggiunto un rilevante fenomeno di rientro in Italia di richiedenti asilo e di famiglie che hanno visto fallire il proprio progetto migratorio iniziale.

 

Inutile dire che lo stato di abbandono in cui vivono le persone migranti contribuisce a innalzare i rischi legati allo sfruttamento, alla tratta, al traffico di esseri umani e alla microcriminalità

 

«Abbiamo situazioni di presa in carico molto complesse a 360 gradi che dobbiamo portare avanti tutti insieme – afferma Simone Alterisio, responsabile del progetto Open Europe della Diaconia Valdese – Spesso sono in possesso di permessi di soggiorno validi ma hanno perso il diritto all’accoglienza o, al contrario, i permessi di soggiorno sono scaduti da molto tempo, hanno domande di asilo estinte o sospese, procedure Dublino pendenti e altre situazioni di criticità che inevitabilmente, si aggiungono agli elementi di vulnerabilità di cui le persone sono già portatrici. In questi anni si è visto sgretolarsi l’impegno istituzionale. Abbiamo deciso di unirci per dare delle risposte. Abbiamo aperto uno sportello strutturato presso la sede della Caritas Intemelia e, soprattutto, abbiamo messo insieme idee e forze per dare e strutturare servizi soprattutto in seguito alla chiusura del campo Roja, che era un punto di aiuto fondamentale per Ventimiglia. Le problematiche multidimensionali che caratterizzano le singole biografie necessitano di una gestione sistemica, che comprenda il coinvolgimento di enti preposti e figure professionali specializzate, l’accoglienza presso strutture idonee e un percorso di cura continuativo e duraturo volto al miglioramento psico-fisico della persona».

 

Scarica il report Ventimiglia ai margini.

 

La Diaconia Valdese offre a Ventimiglia uno sportello Socio-Legale (orientamento e presa in carico legale, lavorativa e abitativa) in rete con le altre associazioni; attività di monitoraggio e informativa di strada (outreach); shelter MSNA (in collaborazione con Save The Children); Mediazione culturale e Orientamento socio-legale per nuclei e donne in transito.