
La libreria Claudiana di Torino: «Un esercizio d’interesse collettivo»
La libreria Claudiana – inserita nel suggestivo contesto del quartiere multietnico San Salvario di Torino – riceverà domenica 30 marzo un premio per la sua attività «d’interesse collettivo»
Domenica 30 marzo alle 10, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la Libreria Claudiana del capoluogo piemontese riceverà un riconoscimento pubblico da parte del Comune di Torino come «Esercizio di prossimità di Interesse Collettivo (Epic)».
Epic, infatti, è l’Albo pubblico degli esercizi del commercio di prossimità di interesse collettivo, uno strumento di valorizzazione di negozi e di botteghe torinesi e che, attraverso una Campagna di comunicazione e una serie di iniziative (come i percorsi tematici e i tour nei vari quartieri) e progetti speciali per mostrare il valore del commercio «di vicinato» per la qualità di vita collettiva, s’inserisce nella Campagna «Torino Compra Vicino», un’iniziativa nata per «sostenere e preservare il negozio di vicinato come «patrimonio storico culturale e commerciale della città».
«Lo scenario e i valori a cui fa riferimento il progetto “Torino Compra Vicino” sono chiari – ci dice Sara Platone, responsabile della libreria Claudiana di Torino –. Il tessuto commerciale al dettaglio rappresenta ancora oggi, malgrado l’ascesa inarrestabile della grande distribuzione online, una risorsa collettiva per il tessuto urbano. Una risorsa, anche umana, insostituibile per la qualità della vita della comunità residente. I piccoli e medi negozi, sono un esempio di dinamismo economico per la nostra città, oltre che un elemento di bellezza e di attrattività. Le attività commerciali – prosegue Platone –, sono cultura, sono lavoro e sono luoghi di incontro. Iniziative come Epic sono fondamentali per sostenere il commercio di qualità e sensibilizzare la cittadinanza all’acquisto consapevole. La geografia delle città sta cambiando rapidamente: con la chiusura di negozi storici vengono a mancare anche relazioni, punti di riferimento e la ricchezza della pluralità dell’offerta. La tendenza degli ultimi anni, nei centri cittadini è quella di realtà commerciali omologate, negozi di multinazionali che vendono in tutto il mondo lo stesso oggetto oppure piccole botteghe di souvenir e bevande. Ma non è solamente l’amministrazione che deve tutelare i negozi di vicinato, possono essere gli stessi cittadini a poter scegliere come spendere i loro soldi; gli acquisti online, ad esempio, sono una delle cause di impoverimento delle nostre strade. Come libreria Claudiana, oltre alla funzione commerciale, cerchiamo di essere un punto di riferimento per il quartiere, creando legami con l’utenza, enti del territorio, e proponendo attività culturali tese a migliorare la qualità di vita del singolo e della comunità».
Già, perché i costi sociali e l’impoverimento di luoghi centrali e periferici delle città sono purtroppo visibili e allarmanti, se pensiamo alla desertificazione di strade e di piazze e alla scomparsa di relazioni sociali. Torino, però, è una città ricca di storia, «impreziosita da tradizioni diverse, multietniche, interreligiose, pervasa da idee innovative e creatività. In libreria – prosegue Platone – è possibile ritrovare il piacere della relazione umana, del dialogo e del confronto. L’incontro e lo scambio di opinioni sono esercizi preziosi, sempre più rari, utili soprattutto a scardinare l’algoritmo predominante della comunicazione verosimile, associata alla sola pratica del compiacimento reciproco. Parlare di libri, partire dai libri, è già un modo per conoscersi, per avvicinarsi a chi la pensa o la vede diversamente da noi».
Un riconoscimento importante, dunque, per la libreria torinese che porta il nome dell’Editrice protestante italiana, fondata a Torino nel 1855: «Da oltre un secolo e mezzo l’editrice Claudiana prosegue il suo non facile cammino, fedele alle sue direttrici, quello di favorire senza preclusioni dogmatiche la conoscenza e lo studio della Bibbia, della teologia e delle scienze umane connesse; stabilire un dialogo sempre più intenso fra la cultura protestante mondiale e quella italiana, cattolica e laica. Questo riconoscimento – conclude Platone – (altre quattro librerie Claudiana sono presenti in Italia oltre a quella di Torino, ndr) ci lusinga e ci spinge a proseguire con maggior determinazione la nostra missione e il nostro lavoro».