
In che misura amiamo Gesù?
Un giorno una parola – commento a Giovanni 21, 12
Egli è il Signore: faccia quello che gli parrà bene
I Samuele 3, 18
Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei? Sapendo che era il Signore»
Giovanni 21, 12
Tre volte una sola domanda, appena fatta dopo colazione: Mi ami? Mi ami più di questi? Mi vuoi bene? L’ultimo atto, nel Vangelo di Giovanni, si apre con questa domanda inquietante: Di quale tipo è il tuo rapporto con Gesù? Cosa rispondi alla sua Parola? Oppure hai solo sentito parlare della sua drammatica vicenda, della sua vita, della sua morte, della sua risurrezione?
La parola fattasi carne è una persona reale, autentica. E la nostra fede? È altrettanto personale e autentica? Quanto originale è la nostra fede? La tua fede va oltre quello che potrebbe essere considerato di essere nella norma? In quale misura ami Gesù?
Pietro deve confermare l’autenticità e l’originalità della sua fede. La vera fede viene qui descritta con il termine dell’amore. L’amore è necessario per poter essere un utile pastore delle pecore. Il buon pastore Gesù ha lasciato la sua vita per le sue pecore. Una volta, Pietro pensava di poter diventare un martire dell’amore come Gesù: “Perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!” (Giovanni 13, 37).
Poi, in realtà, Pietro ha pubblicamente negato di conoscere Gesù. Pietro aveva paura da morire. Gesù è morto e risorto. E come il Risorto Gesù si mette di nuovo a tavola con Pietro, non gli chiede spiegazioni per quanto riguarda il passato. Egli sa come Pietro è fatto. Lo chiama con il suo nome e cognome: “Simone di Giovanni, mi ami?”.
Pietro, a un certo punto, non sa più cosa rispondere. Egli è convinto di amare Gesù, ma nello stesso momento è consapevole del fatto che è stato incapace di amarlo come avrebbe dovuto. Pietro può amare Gesù soltanto perché Gesù, consapevole di ogni cosa, conosce e ama Pietro così com’è, con la sua storia, con il suo passato. Pietro riceve una visione più realistica sia della propria persona, sia del suo amore per Gesù. L’amore estremo – ultimo, escatologico – di Cristo, non lo possiamo imitare, ma solo ricevere. Amen.