«Votate per i partiti che sostengono la nostra democrazia!»

Domenica si vota in Germania. Chiese e società civile mobilitate contro il rischio estremista

 

Domenica la Germania va al voto per il rinnovo del Parlamento. Elezioni considerate importantissime per il futuro assetto politico europeo.

 

 Da alcune settimane l’alleanza “Insieme per la democrazia” ha lanciato una campagna intitolata “#Tudecidi” (DuEntscheidest): striscioni e manifesti sono stati affissi nelle chiese, nelle sedi dei sindacati e dei club in tutta la Germania. L’obiettivo è promuovere i valori democratici e la coesione sociale, come annunciato dall’alleanza.

 

Contesto della campagna come si legge nel manifesto dei promotori: la democrazia liberale è sotto pressione in tutto il mondo, anche in Germania. Gli estremisti di destra negano l’uguaglianza fondamentale di tutte le persone e negano i diritti umani. Invece di offrire soluzioni concrete ai problemi esistenti, fanno leva sul risentimento, alimentano il razzismo e altri atteggiamenti misantropici, indeboliscono le istituzioni democratiche e disprezzano la cultura dello stato di diritto. Si oppongono anche al progetto di un’Europa unita. I partner dell’alleanza affrontano insieme questo pericolo: «Ci battiamo per i diritti umani, la giustizia sociale e un futuro rispettoso del clima. Siamo a favore di una società aperta, libera e diversificata. Insieme difendiamo la nostra democrazia e tutti coloro che vivono qui dagli attacchi dell’estrema destra».

 

L’alleanza comprende 69 organizzazioni. Oltre ai sindacati e alle comunità religiose, tra queste rientrano anche associazioni sportive, assistenziali e giovanili. «La democrazia non finisce il giorno delle elezioni. Prospera grazie alla partecipazione attiva delle persone» afferma l’appello della campagna.

Si prevede che gli striscioni rimangano appesi anche dopo la data delle elezioni federali. Fra gli striscioni si legge: «Il diritto del più forte indebolisce tutti gli altri. Vogliamo vivere insieme in solidarietà» e «Una società giusta è un compito, non un sogno. Vogliamo creare un cambiamento insieme».

 

Il presidente della Diakonie, il braccio sociale della Ekd, la Chiesa evangelica in Germania,Rüdiger Schuch, ha spiegato che la campagna intendeva inviare un «segno di umanità e solidarietà”» La Segretaria generale di Amnesty International in Germania, Julia Duchrow, ha sottolineato: «I diritti umani devono essere difesi nella vita di tutti i giorni. Chi viola i diritti di alcuni, viola i diritti di tutti».

 

Il presidente dell’organizzazione ombrello delle organizzazioni di migranti nella Germania dell’Est, Ruben Cardenas, ha affermato: «Noi come comunità di migranti siamo stanchi di essere trasformati in capri espiatori per i fallimenti politici. Ne abbiamo abbastanza di dibattiti razzisti che mirano a distogliere l’attenzione dai problemi sociali irrisolti».

 

Il vescovo protestante di Berlino Christian Stäblein ha affermato che è dovere di tutti i democratici prendere posizione e difendere la coesistenza in una «campagna elettorale che punta a dividere le persone e  a compiersi sulla pelle dei migranti. Diversità e libertà, partecipazione ed efficacia politica per tutti definiscono questo Paese. Molte persone se ne stanno rendendo conto in questi giorni»..

Daniel Grein, direttore federale dell’Associazione per la protezione dell’infanzia, ha giustificato la partecipazione alla campagna “#Tu decidi” affermando che i« bambini hanno bisogno di una società aperta e diversificata. Devono essere in grado di crescere senza paura, esprimere liberamente le proprie opinioni e contribuire a plasmare il proprio futuro».

 

In un appello congiunto per le elezioni federali del 23 febbraio, le chiese in Germania hanno chiesto il rafforzamento dell’ordine liberale. «Per favore, votate per i partiti che sostengono la nostra democrazia!» hanno dichiarato la presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), Kirsten Fehrs, il presidente della Conferenza episcopale cattolica tedesca, Georg Bätzing, e il presidente dell’Associazione delle chiese ortodosse in Germania (Ack), l’arciprete Radu Constantin Miron.

 

Le chiese hanno ribadito che l’estremismo e in particolare il nazionalismo etnico sono incompatibili con il cristianesimo. I capi delle chiese hanno lanciato un appello agli aventi diritto al voto: «Andate a votare alle elezioni federali per i partiti e i rappresentanti che si impegnano per una Germania basata sullo stato di diritto, liberale, cosmopolita, solidale e protettrice del creato».

 

La vescova Fehrs, il vescovo Bätzing e l’arciprete greco-ortodosso Miron si sono rivolti in particolare a tutti coloro a cui è consentito votare per la prima volta: dovrebbero battersi per la democrazia. Per le chiese cristiane la democrazia in Germania non è negoziabile: «Siamo orgogliosi di questa pietra angolare. Siamo convinti che i punti di forza della nostra democrazia, tra cui rientrano soprattutto la negoziazione di compromessi e la tutela delle minoranze, funzionino anche in tempi di crisi».

Inoltre, «la Germania deve continuare a impegnarsi per una politica umanitaria nei confronti dei rifugiati e per una buona integrazione degli immigrati». I tre leader ecclesiastici hanno anche ricordato la responsabilità del Paese «nei confronti della pace globale, dei diritti umani e della lotta alla povertà e all’oppressione in tutto il mondo».