La Buona Novella: Leggi un libro, sconta meno pena

 La nuova rubrica della redazione dedicata alle buone notizie. Leggere spezza le catene

 

Leggi un libro, sconta meno pena: è quanto da 13 anni il ministero della Giustizia brasiliano fa attraverso una legge che consente ai detenuti di ridurre le loro condanne attraverso la lettura di libri. 

 

Il progetto “Remission for reading” offre a tutti i reclusi brasiliani l’accesso alla biblioteca della prigione, che include libri in Braille e audiolibri per coloro che hanno problemi di vista. Una volta che un libro è stato preso in prestito, il detenuto ha dai 21 ai 30 giorni, a seconda del numero di pagine, per finirlo, e poi 10 giorni per completare una relazione scritta per dimostrare la propria conoscenza del testo: per ogni relazione, la pena dei detenuti in semilibertà viene scontata di 4 giorni.

 

Un detenuto può inviare fino a 12 recensioni all’anno, che se raggiunte, al massimo equivalgono a 48 giorni di pena commutata. Secondo uno studio condotto dall’Istituto brasiliano di opinione pubblica e statistica, i detenuti brasiliani leggono nove volte di più rispetto alla media nazionale di cinque libri all’anno. La buona notizia è che il progetto non solo ha contribuito a migliorare la capacità di lettura e scrittura dei detenuti ma rappresenta una speranza concreta di riscatto sociale e personale, favorendo il loro reinserimento nella società. Fa piacere sapere che il progetto “Remission for reading” sta ispirando altre nazioni come il Kazakistan e l’Uzbekistan. 

 

Un libro non è solo un insieme di pagine, ma uno strumento che può spezzare le catene dell’ignoranza, accendere una luce anche nei luoghi più bui, aprendo la strada al cambiamento e al riscatto. Lo sanno bene i cristiani per i quali la Bibbia è il libro che illumina il cammino, trasforma le vite, offrendo speranza e nuove possibilità dove tutto sembra perduto.