
È tempo di Stati Uniti d’Europa? Parliamone
4 serate per discutere di Europa
Il Movimento Federalista Europeo (Mfe), attivo da alcuni anni anche nel Pinerolese, ha indetto una serie di quattro incontri per discutere sull’Europa, tutti di giovedì alle 20,45. Il primo sarà il 13 febbraio, alla Galleria Scroppo di Torre Pellice, dove interverrà – dopo i saluti del Sindaco Maurizia Allisio – l’onorevole Mercedes Bresso, affiancata da Giovanni Trinchieri, segretario della sezione pinerolese del Movimento Federalista Europeo e membro della Direzione Nazionale. Tema della serata sarà la situazione internazionale, tornata ad essere convulsa e preoccupante come non mai da diversi decenni.
Il 27 febbraio, a Cumiana, Giulia Rossolillo, docente ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università di Pavia, e Nadia Gallo ragioneranno sulle istituzioni europee, sul loro funzionamento e sulle loro possibili trasformazioni. Il 6 marzo ad Orbassano Magda Zanoni, già senatrice nella XVII legislatura, e Andrea Geuna ragioneranno sulla difesa europea e sulla sicurezza, ma anche sulle risorse economiche e sulla fiscalità. Infine il 13 marzo a Pinerolo, al Salone dei Cavalieri, si discuterà sull’alternativa federale per salvaguardare la pace, la democrazia e la libertà in Europa e nel mondo.
«Per i militanti – ci racconta il segretario Trinchieri – sarà l’occasione per prepararsi al congresso nazionale del Mfe, che si svolgerà a Lecce dal 28 al 30 marzo prossimi; ma anche per proporre sul territorio una riflessione sulle difficili sfide che incombono sul mondo: non solo la crisi ambientale e climatica, il pericolo delle pandemie, le conseguenze industriali e sociali della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale, le grandi migrazioni, la recrudescenza della conflittualità internazionale, ma anche il rischio che i nuovi nazionalismi, in crescita ovunque, possano compromettere la pace, la convivenza civile, la libertà. Di fronte alle potenze mondiali aggressive, l’Europa appare ancora fragile e divisa, a rischio – come ha paventato giorni fa il Presidente Sergio Mattarella, di diventare vassalla di chi è diventato e sta diventando sempre più forte e aggressivo».
L’Unione Europea ha avuto una grande storia, ed ha assicurato – pur fra tante difficoltà come a suo tempo la Guerra Fredda – 80 anni di sviluppo e di pace. «Oggi è ad un bivio – prosegue Trichieri – potrà disgregarsi e regredire, come vogliono le forze nazionaliste ed autoritarie, o compiere finalmente un passo avanzi e dotarsi del potere, delle competenze e delle istituzioni necessarie per proteggere i propri popoli e dare una mano al mondo a non autodistruggersi. Si tratta di costruire gli Stati Uniti d’Europa, in un mondo in cui tutti gli attori più forti sono stati federali. Lo sono non solo gli Stati Uniti, ma la Federazione Russa, l’India, il Brasile, il Canada, a modo suo la Cina: come può l’Unione Europea dipendere ancora dalla discussioni dei suoi paesi membri, dall’obbligo di procedere all’unanimità, con accordi estenuanti e inevitabilmente al ribasso?».
Lo ha capito il Parlamento Europeo che al termine della scorsa legislatura ha votato, il 22 novembre 2023, una importante risoluzione con cui ha chiesto al Consiglio l’istituzione di una Convenzione per riformare i Trattati vigenti in chiave sostanzialmente federale. «Richiesta che il Consiglio sta vanificando, – commenta Trinchieri – approfittando della guerra in corso e di ogni altra scusa per perdere tempo e lasciare tutto immutato. È proprio da lì che occorre ripartire, con coraggio, responsabilità e lungimiranza.
In queste settimane stiamo assistendo al tentativo di screditare e smantellare non solo importanti organismi internazionali, come l’OMS e la stessa Unione Europea, ma alla volontà di demolire l’ordine internazionale. Chi lo fa, ricchissimo e potente, finge di parlare in nome delle masse, di miliardi di individui insicuri e confusi, e si propone o si impone come capo e padrone assoluto, senza lacciuoli, controlli e inutili perdite di tempo. Un pericolo gravissimo, che gli uomini liberi devono sconfiggere senza misericordia. Per la libertà, per la democrazia rappresentativa, per l’affermazione dei diritti umani e dello stato di diritto, hanno combattuto e sono morti uomini e donne coraggiosi, partigiani e fondatori del Movimento Federalista Europeo, che hanno subito torture, anni di carcere e perfino la morte, come Willy Jervis ed Eugenio Colorni».
Non è un caso che la prima di queste serate si svolga a Torre Pellice, gemellato l’anno scorso con Ventotene, l’isola dove furono confinati tanti antifascisti durante la dittatura di Mussolini. E non a caso a Torre Pellice si è recato il 31 agosto 2023 il Presidente Sergio Mattarella, per inaugurare una lapide in onore di Altiero Spinelli, fondatore nel 1943 a Milano del Movimento Federalista Europeo.
Ma c’è anche un altro percorso, che i militanti del MFE stanno proponendo in questi giorni: la costituzione di una Coordinamento per l’Europa federale, democratica e sovrana, «che raccordi nel nostro territorio – conclude Trinchieri – l’azione di tante forze diverse nella loro specificità, ma concordi nell’individuare negli Stati Uniti d’Europa la speranza più importante del nostro tempo, non solo per noi ma per il mondo intero: partiti politici, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, enti pubblici e privati, associazioni culturali e del terzo settore. L’obiettivo è di farlo nasce il 9 maggio prossimo, e di onorare in questo modo la Festa dell’Europa».Per l’occasione è in fase di organizzazione un incontro a Pinerolo.
