
Il partigiano Alessio
Addio ad Aldo Tortorella. Partigiano e giornalista. Scompare uno degli ultimi “sacerdoti” di un glorioso Tempio
Aldo Tortorella ci ha lasciati dopo un malanno recente che non è riuscito a debellare. Siamo commossi e attoniti, perché sentiamo che se ne è andato uno degli ultimi rappresentanti di un gruppo dirigente – quello del PCI – che chi in passato l’ha avversato, forse rimpiange.
Tortorella, partigiano (Alessio) e giornalista direttore dell’Unità fin dalla sua edizione semiclandestina di Genova, ha fatto parte della segreteria comunista, accanto a Enrico Berlinguer.
Anzi. Del compianto leader è stato il più stretto collaboratore ispirandone la parte conclusiva della vita: quella dell’alternativa democratica, del rapporto con il femminismo, i pacifisti, l’ambientalismo, l’innovazione delle tecniche.
Aldo Tortorella, sempre gentile e squisito, ci lascia un insegnamento decisivo: la sinistra o è difesa delle libertà o non è.
Il passato va sempre ricordato, ma le nuove contraddizioni ci impongono un vero rinnovamento.
E, infatti, proprio Associazione per il rinnovamento della sinistra, si chiama la comunità fondata nel 1998 con Beppe Chiarante.
Ponti, non muri.
Cercava teorie e pratiche capaci di cogliere la contemporaneità e – da ultimo, in un letto di ospedale – inveiva contro Trump e la destra.
La sua voce dura e severa voleva avvertirci che anche oggi servirebbe una nuova Resistenza.