Chiese tedesche contro le nuove norme anti migranti

«Vengono fomentati pregiudizi e diffamate tutte le persone straniere»

 

La Chiesa evangelica in Germania (Ekd) e la Conferenza episcopale cattolica tedesca si esprimono in modo critico sul progetto di legge sulla limitazione del flusso delle persone straniere. Nella loro dichiarazione congiunta, sottolineano che le misure proposte non contribuiscono a risolvere le sfide della politica migratoria. In particolare, le restrizioni al ricongiungimento familiare e i poteri ampliati della polizia federale sollevano questioni legali ed etiche dal punto di vista delle chiese. La dichiarazione sostiene una politica migratoria responsabile che rispetta i principi dei diritti umani e consenta l’integrazione sociale.

 

Il riferimento è alla legge che il Parlamento tedesco ha discusso venerdì 31 gennaio, e al contempo della norma, non vincolante, approvata dal Parlamento tedesco mercoledì 29 gennaio che restringe in maniera significativa i criteri per la concessione del diritto di asilo. Un voto positivo ottenuto anche grazie ai voti del partito di estrema destra AfD, che ha appoggiato la proposta del partito di centro destra Cdu, ed è questa convergenza una prima volta guardata con estrema preoccupazione da molti osservatori. Altre norme in materia sono in discussione in queste settimane per ridisegnare in buona parte il sistema di accoglienza tedesco.

Venerdì invece la legge vera e propria è stata infine bocciata per un pugno di voti, scongiurando la prima volta di una legge organica approvata con i voti dell’estrema destra, un argine che dunque ha resistito, per il momento.

 

In una dichiarazione di quattro pagine, i dirigenti degli uffici berlinesi della Chiesa protestante e della Conferenza episcopale cattolica affermano che le modifiche legislative proposte non hanno impedito nessuno degli attacchi che sono motivo dell’attuale dibattito. Il riferimento è agli attentati accaduti in Germania in questi ultimi anni.