Connect 2025
Si è svolta a Lisbona la conferenza organizzata dal Ministero Youth and Children della Federazione Battista Europea. Presente il pastore battista Nicola Laricchio che è stato eletto membro del Comitato esecutivo
Dal 15 al 19 gennaio ad Alcobaca, Lisbona, si è tenuta la conferenza Connect, organizzata dal Ministero Youth and Children della Federazione Battista Europea (EBF), che ha riunito pastori, pastore e leader di tutta Europa per un momento di riflessione, di elezioni e di confronto. Tra i partecipanti anche il pastore Nicola Laricchio, in rappresentanza dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (UCEBI). Lo abbiamo sentito per approfondire la sua esperienza e i temi centrali di questa edizione.
Pastore Laricchio, Connect è un appuntamento annuale molto atteso per le Unioni Battiste in Europa. Qual è il cuore di questo evento?
«Connect è un’occasione straordinaria per riunire persone che condividono la passione per il servizio tra giovani e bambini. Quest’anno il tema centrale è stato la riflessione sulle relazioni: con Dio, con gli altri e con se stessi. Abbiamo esplorato come vivere la nostra spiritualità in maniera inclusiva, senza pretese di unicità, valorizzando la pluralità che caratterizza le nostre chiese. È un messaggio importante, soprattutto oggi».
Cosa significa concretamente la pluralità nelle chiese?
«Significa riconoscere che ciascuno si relaziona a Dio in modo diverso. C’è chi privilegia l’intelletto, chi si ritrova nella liturgia, chi predilige una dimensione più mistica e spontanea. Tutte queste espressioni sono valide e devono convivere in armonia. Il vero obiettivo è vivere con la consapevolezza di sé, ma anche dell’altro. Le spiritualità devono incontrarsi, completarsi e sostenersi a vicenda».
È stato dato anche spazio alla riflessione personale?
«Assolutamente sì. Uno degli aspetti fondamentali è stato il tema della cura personale. Abbiamo riflettuto su quanto sia importante guardarsi con occhi misericordiosi, accettare le proprie fragilità e confidare in un Dio che ci sostiene anche nella nostra incapacità. Questa consapevolezza è cruciale per chi serve, perché solo partendo da una cura di sé si può essere veramente al servizio degli altri, nello specifico dei giovani e dei bambini».
Connect non è solo riflessione, ma anche momento decisionale. Ci racconta qualcosa sulle elezioni?
«Certo. Durante la conferenza è stato approvato il bilancio presentato dal tesoriere, e si è proceduto alle elezioni per il rinnovo del Comitato esecutivo. La presidente uscente, Samantha Mail, ha condiviso il suo percorso, ricordando il sostegno di Dio durante il suo mandato iniziato in un momento difficile, quello della pandemia da Covid-19. Sono state rinnovate tutte le cariche principali, e sono onorato di essere stato eletto come membro del nuovo comitato».
Lei è il primo italiano a far parte del comitato esecutivo del Dipartimento Youth and Children della EBF. Qual è il significato di questa nomina per lei e per l’Ucebi?
«È un grande privilegio e una grande responsabilità. Mi sono candidato con l’idea di rafforzare il servizio dell’Unione Battista Italiana, specialmente per quanto riguarda i giovani e le nuove generazioni, in linea con il mio ruolo di segretario del Dipartimento Chiese Internazionali. Le sfide legate all’inclusione e all’accompagnamento delle seconde e terze generazioni di migranti sono urgenti e voglio portare questo contributo a livello europeo».
Qual è stato il momento più significativo di Connect per lei?
«Senza dubbio l’imposizione delle mani sul nuovo Comitato. È stato un momento di forte comunione e spiritualità. Il segretario generale dell’EBF ha pregato per noi, affidandoci a Dio per questo nuovo incarico. Sentire il sostegno della comunità e di Dio è stato toccante».
Cosa si augura per il futuro del Comitato e per il suo servizio?
«Mi auguro che possiamo lavorare insieme con unità, sensibilità e dedizione per un maggiore coinvolgimento di giovani e bambini nelle nostre comunità. Connect è un’occasione per costruire relazioni profonde e significative, e il mio desiderio è che questa stessa energia ci accompagni nel servizio. Preghiamo che Dio benedica il nostro lavoro e guidi i nostri passi».
La conferenza Connect si conferma un momento chiave per la Federazione Battista Europea, capace di coniugare spiritualità, servizio e decisioni strategiche. Al pastore Nicola Laricchio e al nuovo comitato l’augurio di un servizio ricco di benedizioni.