Proteggere l’ambiente con l’umanità al centro
Il Ginevra il Climate Forum si è concentrato sull’idea di azione, morale e multilaterale, per affrontare le crisi globali
In occasione della celebrazione del 25° anniversario del Geneva Environment Network, leader e sostenitori globali si sono riuniti per affrontare le urgenti crisi climatiche e ambientali sotto il tema: «Multilateralismo che guarda al futuro: proteggere l’ambiente con l’umanità al centro».
Jerry Pillay, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), ha chiesto equità alle risposte globali, sottolineando la tradizione cristiana di cura per il creato.
«In un mondo in cui il 10% più ricco contribuisce alla metà delle emissioni globali di gas serra, coloro che hanno maggiori risorse hanno la responsabilità morale di agire con decisione. Collaborazione e giustizia sono essenziali per costruire fiducia e sostenere un futuro vivibile per tutta la creazione», ha affermato.
Le comunità di fede, ha aggiunto Pillay, si muovono in una posizione privilegiata per dare il buon esempio: «Nella storia della creazione nel Libro della Genesi, ci viene detto che Dio ha creato tutte le cose e ha visto che era buono. Affrontare le questioni di giustizia climatica e creare un mondo migliore per tutta la creazione – ha concluso Pillay – è anche una responsabilità delle comunità di fede».
I relatori hanno sottolineato l’interconnessione delle sfide ecologiche e la necessità di soluzioni multilaterali più forti.
Celeste Saulo, segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale, ha per parte sua sottolineato l’urgenza di un’azione accelerata, osservando che «le soluzioni al cambiamento climatico esistono già, ma devono essere implementate rapidamente per salvaguardare risorse critiche come i ghiacciai, che contengono il 70% dell’acqua dolce del pianeta».
Allo stesso modo, l’ambasciatore Matthew Wilson delle Barbados ha sollecitato «maggiori investimenti nella sostenibilità», chiedendo «l’inclusione di donne e giovani nelle iniziative per il clima e il potenziamento della finanza per il clima».
Le discussioni hanno anche affrontato il tasso allarmante di perdita di biodiversità.
Kirsten Schuijt, direttore generale del Wwf International, ha avvertito che la popolazione relativa alle specie mondiali «sono diminuite del 73% dal 1970», sottolineando l’importanza di incanalare le risorse finanziarie verso gli sforzi locali e di affrontare i fattori che determinano la perdita di biodiversità, in particolare i sistemi alimentari non sostenibili.
Chiudendo con una nota ottimistica, Inger Andersen, direttore esecutivo del Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, ha elogiato il ruolo di Ginevra come «hub globale per la governance ambientale». E ha ribadito che il multilateralismo «è essenziale per affrontare queste crisi e garantire che le persone e il pianeta restino al centro dell’azione collettiva».