Il sogno di King in 600 pagine
Oggi 20 gennaio si celebra il Martin Luther King Day
Il terzo lunedì di gennaio di ogni anno gli Stati Uniti celebrano il Martin Luther King Day in onore dell’attivista e premio Nobel per la pace. La ricorrenza quest’anno cade oggi, il 20 gennaio, per ironia della sorte, in piena coincidenza con la data dell’insediamento di Donald Trump.
La ricorrenza è stata propizia per segnalare anche l’uscita di un volume straordinario, intitolato Martin Luther King Jr. – ribelle nonviolento, un prezioso tomo di circa seicento pagine scritto da Gabriella Lavina (già ricercatrice e docente presso l’Università degli studi Federico II di Napoli), autrice in passato di altre pubblicazioni e articoli sul tema. Lavina, purtroppo, è mancata prima dell’uscita in libreria della sua fatica editoriale. Dunque, per presentare volume è intervenuta in studio a «Tra le parole» nella sede Rai di Torino, Graziella Graziano (segretaria del Centro culturale protestante di Torino), che – insieme al direttore della Claudiana editrice, Manuel Kromer e ad Alessandro Spanu, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi) – ha perorato l’uscita del libro.
L’ autrice, ha detto Graziano, «sin dalle prime pagine della ricerca editoriale ha ribadito senza infingimenti che potrebbero essere in arrivo “nuovi guai per King”. La desecretazione di alcuni documenti dell’Fbi, infatti potrebbe “infangare” nuovamente – senza i necessari filtri culturali – l’immagine del leader dei diritti civili, che già allora era stato accusato in quanto figura destabilizzante per l’ordine precostituito e perché ritenuto vicino al movimento comunista», spauracchio di allora.
King non fu certamente l’unico attivista a essere stato preso di mira dai servizi segreti negli anni Sessanta. «La desecretazione prevista nel 2027 – ha ricordato ancora Graziano – potrebbe, come credo, restituire invece alla figura di King, verità e giustizia. L’Fbi tendeva a far emergere negli anni della sua militanza un’immagine fuorviante, falsata, attraverso la costruzione di accuse infondate».
Gabriella Lavina nel libro ripercorre molti aspetti della storia e dell’ideologia americana: «Il volume – ha ricordato Graziano – ricostruisce la genesi, l’origine e la presenza afroamericana ed evangelica che ha attraversato la storia di quel mondo, a partire dal periodo coloniale sino alla guerra del Vietnam, trasportandoci attraverso l’onda lunga generata dalla predicazione di Martin Luther King Jr. e dal suo impegno per i diritti civili».
Alessandro Spanu, presidente dell’Unione cristiana evangelica Battista d’Italia (Unione che con il suo Otto per mille sostenuto l’uscita del volume), ha ricordato: «La presentazione delle idee, degli snodi, delle tensioni, delle forze conflittuali all’interno delle quali prese forma e si definì il pensiero, ma anche la predicazione, le azioni di King, permette oggi (a quasi sessant’anni dalla sua morte) di coglierne le dimensioni. Quando fu assassinato, ricordiamolo – ha chiosato Spanu –, King aveva solo trentanove anni. Gabriella Lavina – ha proseguito Spanu –, nelle pagine di quello che ritengo essere il miglior lavoro editoriale dedicato al leader dei diritti civili, chiarisce bene l’originalità di un uomo che fu capace di sottolineare più volte che senza il coraggio di Rosa Parks – maturato grazie alla predicazione all’azione nonviolenta delle chiese nere – sarebbe stato diverso. Tuttavia non fu il contesto e nemmeno il movimento per i diritti civili a “generare” il King che conosciamo: egli, infatti, seppe esprimere una straordinaria libertà; pensiamo alla sua teologia con al centro la croce di Gesù, per nulla bigotta e conservatrice, tantomeno pessimista; pensiamo all’acume con il quale egli seppe individuare nel mostro a tre teste: il razzismo il militarismo e la povertà, il vero problema che si opponeva al compimento della Costituzione americana. La predicazione di King – ha concluso Spanu –, iconicamente rappresentata dal suo “ho un sogno”, è oggi a pieno diritto una confessione di fede che può essere spesa ecumenicamente».
Rosa Parks e tante altre donne si rividero «nel sogno declamato da King. Un pastore che in ogni singola persona vedeva una creatura voluta, amata e salvata da Dio in Cristo. Riconoscersi come fratelli e sorelle – ha precisato poi Graziano – in Cristo era il primo e il grande insegnamento di Martin Luther King Jr.».
il libro di Gabriella Lavina (da poco in libreria) è dunque un volume importante «perché – ha concluso Graziano –, delinea molto bene il contesto nel quale sono nate la predicazione e l’azione di Martin Luther King. Perché ricostruisce la storia degli Stati Uniti di quel periodo e ci offre la possibilità di ripensare al tema della lotta non violenta, più che mai attuale e importante».
«Tra le parole» è andata in onda domenica 19 gennaio per il «Culto evangelico» trasmissione (del Giornale Radio) di Rai Radio1 a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Per riascoltare il programma è possibile collegarsi al sito: www.raiplaysound.it.