Roberto Bottazzi e i suoi studenti
Scomparso a 69 anni, aveva progettato l’attuale forma del Corso di Formazione teologica a distanza
Nella notte tra il 10 e l’11 gennaio è scomparso, a 69 anni, Roberto Bottazzi. Cresciuto nelle Assemblee dei Fratelli e diventato membro della Chiesa metodista di Bologna, laureato in Filosofia, Roberto Bottazzi lavora dapprima nel campo della formazione aziendale e della pubblicità. Negli anni Novanta, la Facoltà valdese di Teologia lo incarica di utilizzare la propria esperienza professionale per progettare e dirigere il rilancio del Corso di Formazione teologica a distanza, fino a quel momento una attività secondaria dell’istituto.
Nel giro di alcuni anni, sotto la guida di Roberto e con la collaborazione qualificata della segreteria della Facoltà, oltre che naturalmente del resto dello staff, i programmi a distanza giungono a coinvolgere oltre cento studenti, seguiti dai professori, ma anche da una rete di tutor, che Roberto recluta tra i pastori. Le “sessioni intensive” organizzate a Roma, ma anche in altre città italiane, diventano occasioni di incontro, dialogo e amicizia.
Il rapporto di Roberto con «i suoi studenti», come egli li chiamava, costituisce una caratteristica significativa di questo progetto didattico. Gli iscritti non provengono soltanto dalle chiese battiste, metodiste e valdesi, ma anche dalla chiesa cattolica e dalle chiese pentecostali: l’iniziativa, dunque, diviene un laboratorio ecumenico di considerevole interesse.
Con la riforma dell’Università, a livello nazionale, il Corso di Formazione teologica a distanza diviene un vero e proprio Corso di laurea (triennale) in Scienze Bibliche e Teologiche (per gli amici e le amiche Lsbt), strutturato su diversi indirizzi e che rilascia un titolo di studio diverso rispetto alla laurea in Teologia. Contemporaneamente, vengono creati corsi di formazione ai quali è possibile accedere anche senza il diploma di maturità, ma che permettono di acquisire una formazione teologica di base. Oltre a coordinare questi programmi, che ormai rappresentano una parte qualificante dell’offerta didattica della Facoltà, Roberto Bottazzi coltiva un interesse particolare per il rapporto tra teologia e psicologia, che si esprime anche in corsi dedicati.
Forse non è un caso che, al termine del suo servizio, nel 2021, Roberto non venga sostituito. Egli ha svolto un ruolo unico, in un certo senso impossibile da rimpiazzare: ha inventato un format didattico nuovo per il mondo evangelico italiano ed esso, pur con tutti i cambiamenti, rimarrà legato alla sua persona. La Facoltà lo ricorda con riconoscenza e affetto ed esprime la propria vicinanza alla moglie Irma e alla comunità di Bologna.
I docenti e le docenti della Facoltà valdese di Teologia