La Buona Novella
Una nuova rubrica, uno spazio da riempire con notizie positive
Buona novella. Buona notizia diremmo oggi. Nasce uno spazio nuovo, una rubrica che ogni settimana vogliamo riempire con qualche cosa di positivo.
Il mondo entra nelle nostre case con avvenimenti drammatici che ci lasciano sempre più spesso una sensazione di impotente dolore.
Ma sono anche moltissimi i piccoli e grandi fatti che sono invece semi di speranze. Vogliamo insieme a voi re-imparare a vederli. Non per candida ingenuità, ma perché convinti che il bene genera il bene, il bello porta al bello. Se pensiamo poi che la parola Evangelo è composta proprio dai termini greci “buon” e “messaggio” ci è parso doveroso che proprio il nostro giornale potesse riservare una finestra in tal senso.
Come prima “buona novella” abbiamo scelto di partire dal pianeta che ci ospita, la cui salute dovrebbe essere il presupposto per ogni altro ragionamento.
Nel mondo cresce il riciclo dell’immensa quantità di rifiuti che gli esseri umani producono ogni anno. Cresce ancora troppo anche la produzione dei rifiuti stessi, mancano spesso impianti adeguati di recupero dei materiali. Fatti i vari distinguo i dati mostrano comunque una tendenza positiva che riguarda anche l’Italia. Aumenta anche a livello globale la consapevolezza dell’importanza del tema e un ruolo decisivo in tal senso è dovuto all’educazione in materia. Ce ne accorgiamo già, con i nostri figli e le nostre figlie che sono più abituati di noi, e più bravi, a riciclare.
Il tema della salvaguardia del Creato è caro alle chiese cristiane; potremmo dire che è un tratto comune che le attraversa tutte, e che oggi rappresenta un vero e proprio collante anche per il dialogo interreligioso.
Per restare a noi sono innumerevoli le azioni messe in atto negli anni dalle chiese evangeliche italiane. Apposite commissioni (Glam), certificati verdi, campagne di sensibilizzazione e molti altri esempi virtuosi rappresentano proprio quell’appello a fare il bene di cui sentiamo tanto bisogno.
Continuiamo così.