L’arte scaccia l’emarginazione e la solitudine
Dal 18 al 24 novembre al Camec della Spezia si svolge «Disart»: partecipa anche il laboratorio di ceramica della chiesa battista, sostenuto da fondi otto per mille, che coinvolge ragazzi e ragazze con disabilità
La chiesa battista della Spezia già da qualche anno collabora con l’associazione Agapo (Associazione genitori ragazzi autistici progetto orizzonte). Grazie a questa intesa la chiesa ha messo a disposizione dell’Associazione dei locali che sono stati ristrutturati grazie all’otto per mille battista, nei quali sono state create le officine di ceramica Agapo, un laboratorio di ceramica artistica per la socializzazione e l’inserimento lavorativo, anche grazie al contributo dell’otto per mille valdese.
È un laboratorio che accoglie nove fra ragazze e ragazzi, di cui una ragazza non vedente e una della chiesa, i cui responsabili sono due membri di chiesa.
La collaborazione è particolarmente efficace sia per la particolare atmosfera di solidarietà e di collaborazione che facilita l’inserimento lavorativo (alcuni ragazzi hanno delle borse lavoro) e proficua dal punto di vista degli oggetti di ceramica realizzati: piatti che il Comune della Spezia regala agli sposi, gadget che vengono venduti nei Musei Civici, piatti con pesci, texture e trame, tazze e piattini, porta mestoli, collane, ecc. Ultima, ma non certo ultima per importanza, viene realizzata una riproduzione della croce ugonotta.
Dal 18 al 24 novembre nel Museo Camec di arte moderna della Spezia si sta svolgendo «Disart» (Disabilità con l’Arte), una manifestazione che unisce le Officine Agapo a tante altre realtà di disagio e a tanti artisti spezzini che col loro aiuto hanno saputo fare propria questa manifestazione esponendo insieme ai ragazzi. Lavorando alle Officine di ceramica Agapo con ragazzi più svantaggiati ci si rende conto che la diversità spesso si trasforma in emarginazione e solitudine, ma con «Disart» i ragazzi hanno toccato con mano che anche loro facevano arte, rendendoli orgogliosi e facendo crescere la loro autostima.
Le Officine Agapò, promotrici dell’iniziativa, hanno saputo coinvolgere 6 soggetti sostenitori, 15 associazioni e 5 cooperative sociali, 3 centri diurni, 5 gruppi artistici, 97 artisti espositori con 6 laboratori didattici, 16 eventi dal vivo col pubblico e un’esposizione di oltre 100 opere di tanti artisti spezzini. Questa iniziativa aiuta a crescere chi è più svantaggiato valorizzando l’arte nelle diversità delle più svariate forme di espressione: dalla pittura alla grafica, dalla ceramica alla poesia, dalla scrittura alla danza, dando vita a numerosi laboratori artistici in cui questi ragazzi sono protagonisti.
A corollario della manifestazione, nel culto di domenica 17 novembre nella chiesa battista della Spezia è stato predicato, sul tema dell’accoglienza e dell’inclusività, il testo Romani 14, 1-8.