La rigenerazione del nostro essere

Un giorno una parola – commento a Luca 2, 14
Ecco, al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto ciò che essa contiene
Deuteronomio 10, 14
 
Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini che egli gradisce
Luca 2, 14

 

 

 

La riconciliazione è una parola chiave all’interno della predicazione cristiana.
Si tratta di annunciare e costruire con parole e azioni giuste la pace tra posizioni che appaiono come diametralmente opposte tra di loro. Il nostro mondo attuale e il nostro modo di vivere si rivelano spesso come realtà in cui la contraddizione, il disprezzo, l’odio e la violenza diventano modalità sempre più diffuse per l’affermazione della propria condizione e modo di essere.

 

Scrisse l’apostolo Paolo: “Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo” (II Corinzi 5, 19). Questo suo essere in Cristo, storicamente e teologicamente parlando, ha avuto un effetto particolare: la riconciliazione. In Cristo Dio ha posto la pace tra le due entità: tra il cielo e la terra che erano in eterno conflitto. In Cristo, ovvero nell’annuncio di un Regno che non era di questo mondo, Dio ha dato un nuovo inizio, un mondo nuovo, una nuova creazione (II Corinzi 5, 17). 

Anche noi possiamo, riprendendo un’espressione di Paul Tillich, far parte di questo Nuovo Essere. In Cristo possiamo essere rigenerati. La rigenerazione del nostro essere inizia in ogni momento in cui riusciamo a inserirci, a nostra volta in un rinnovato progetto di vita. Come comunità di credenti in Cristo, noi ci rigeneriamo ogni volta in cui lasciamo entrare la Parola di Dio nella concretezza delle nostre vite. Per poter fare questo, siamo chiamati ad essere insieme chiese che si riaprono sempre allo Spirito del Signore, non solo come edifici di culto. Essere riconciliati e saper perdonare è un lungo e impegnativo cammino. Prima di rigenerarsi tra diverse persone, popolazioni o culture che sono state in conflitto possono passare anni, decenni, a volte secoli.

 

Possiamo rileggere anche tutta la Bibbia come una storia fatta anzitutto di conflitti e di rigenerazioni. Persino la nascita del Cristo liberatore e atteso portatore della pace viene narrata, ripercorrendo la sofferta storia del suo popolo nelle diverse genealogie di due dei quattro Vangeli canonici. Il saper essere riconciliati porta ad essere concilianti, ovvero ad essere motivati dalla sapienza divina, come si legge nella Lettera di Giacomo: «La saggezza che viene dall’alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace» (Giacomo 3, 17).