I volti della povertà sono molteplici e diversi

Un documento di Eurodiaconia per stimolare le politiche europee a vincere le sfide che oggi riguardano oltre 30 milioni di persone in grande difficoltà economica

 

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà dello scorso 17 ottobre , Eurodiaconia vuole sensibilizzare sul problema persistente e urgente della povertà in Europa, poiché il 21,4% della popolazione dell’UE era a rischio povertà o esclusione sociale nel 2023¹. Tra i più colpiti ci sono i gruppi vulnerabili ed emarginati, compresi i bambini, poiché 1 bambino su 4 nell’UE è a rischio povertà o esclusione sociale. «La povertà e l’esclusione sociale colpiscono le persone in tutti gli aspetti della loro vita e pertanto necessitano di soluzioni complete; alcune di queste soluzioni esistono già e devono essere implementate» si legge nel documento di Eurodiaconia, organizzazione cappello che raggruppa oltre 50 associazioni sociali europee legate alle chiese protestanti nel vecchio continente,

 

«I membri di Eurodiaconia  – si legge ancora – lavorano instancabilmente per supportare i più vulnerabili. Le loro esperienze evidenziano che i volti della povertà sono molteplici e diversi: la deprivazione materiale rimane una dura realtà per quasi 30 milioni di persone in Europa, ovvero il 6,8% della popolazione dell’UE². Inoltre, molti di coloro che affrontano la deprivazione materiale non hanno accesso a servizi essenziali come acqua, servizi igienici o energia. In particolare, l’8,3% degli europei vive in povertà nonostante abbia un lavoro³; con i giovani, le persone che lavorano part-time e le famiglie numerose con figli a carico particolarmente vulnerabili. Questi diversi esempi dimostrano che la povertà e l’esclusione sociale possono assumere molte forme; pertanto, le soluzioni devono essere ugualmente varie e mirate».

 

Riconoscendo questa complessità, i membri di Eurodiaconia «hanno sviluppato approcci completi per affrontare la povertà e l’esclusione sociale. Il nostro membro ceco Slezska Diakonie ha istituito un servizio di supporto familiare per aiutare le famiglie svantaggiate che affrontano sfide sociali ed esclusione. Slezska Diakonie lavora a stretto contatto con i genitori e li incoraggia e li attiva per creare un ambiente familiare stabile in cui i loro figli possano prosperare e costruire relazioni funzionali. L’obiettivo è trovare soluzioni mirate per diverse sfide, come il sovraindebitamento o la disoccupazione, ma anche l’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e a condizioni abitative adeguate per i loro figli».

 

Un altro esempio innovativo «è fornito dal nostro membro olandese Kerk in Actie, che ha introdotto un sistema di aiuti alimentari decentralizzato per supportare le persone bisognose. Utilizzando le loro chiese sparse in tutto il paese come punto di raccolta, forniscono aiuti alimentari alle persone vulnerabili e integrano le banche alimentari tradizionali che non riescono più a soddisfare l’elevata domanda di persone bisognose. In questo modo, Kerk in Actie ha aperto un’altra strada per raggiungere le persone in difficoltà finanziarie».

 

Poi, l’appello alle istituzioni europee: «Oggi, chiediamo un’azione: il Pilastro europeo dei diritti sociali approvati dagli organismi europei nel 2017 è stato un passo nella giusta direzione, gettando le basi per ulteriori azioni politiche per affrontare la povertà e l’esclusione sociale, riconoscendo un’ampia gamma di diritti a cui tutti i cittadini dell’UE dovrebbero avere accesso. Gli obiettivi di far uscire (almeno) 15 milioni di persone dalla povertà e sradicare la mancanza di una casa entro il 2030 devono rimanere un’ambizione fondamentale della nuova Commissione europea e del Parlamento e realizzarsi attraverso l’annunciata strategia anti-povertà dell’UE. La strategia deve dare potere alle persone per una transizione sostenibile che fornisca opportunità di formazione, occupazione e alloggio per tutti. L’inclusione sociale deve essere al centro, in modo che l’accesso ai servizi essenziali, a regimi di reddito minimo adeguati e al supporto sanitario diventino una realtà per tutti, ma soprattutto per i gruppi svantaggiati ed emarginati. Per garantire l’inclusione sociale e costruire società resilienti, i servizi sociali e sanitari devono essere adeguatamente finanziati e gli investimenti sociali devono essere considerati prioritari. Una strategia così completa è fondamentale per realizzare un’Europa sociale in cui tutti possano prosperare e vivere dignitosamente.

 

 

1 https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Living_conditions_in_Europe_-_poverty_and_social_exclusion&oldid=641429#Poverty_and_social_exclusion  
2 https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Living_conditions_in_Europe_-_material_deprivation_and_economic_strain#Severe_material_and_social_deprivation  

3 https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/ilc_iw01__custom_12437099/default/table?lang=en