Lusernetta: un comune attento al territorio

Il numero di ottobre del free press L’Eco delle valli valdesi dedicato al piccolo municipio della val Pellice

È in distribuzione in tutto il territorio del pinerolese nell’area sud della provincia di Torino (lo trovate in centinaia di luoghi pubblici, dalle biblioteche ai negozi) il numero di ottobre del mensile free press L’Eco delle valli valdesi che potete leggere integralmente anche dal nostro sito, dalla home page di di www.riforma.it. Il dossier di questo mese è dedicato al Comune di Lusernetta. Qui di seguito l’intervista al sindaco.

 

La scuola, un negozio di alimentari e l’ambulatorio di un medico di base. Sono gli ingredienti essenziali per un insediamento umano che corrispondono alla realtà del Comune di Lusernetta: circa 500 abitanti su un territorio di 7,2 ettari.

 

Le tracce dell’esistenza del paese datano indietro fino al 1278, in un documento nel quale viene riportato quale parte della regione della Val Lucerna. Come si legge nell’archivio del Centro Interuniversitario di Storia territoriale “Goffredo Casalis”, in un documento a firma di Gabriella Ballesio: «Nel 1295 i consignori di Luserna prestano giuramento a Filippo di Acaia per tres partes ville et hominum Bubiane».

 

Lusernetta viene citata poi in un atto pubblico del 1505 ancora come spettante alla giurisdizione di Bibiana, di cui fa parte fino al 1779. Esattamente il 27 agosto di quell’anno viene fondato il Comune di Lusernetta, con patenti del Senato di Savoia, grazie alla cessione di una porzione del territorio di Bibiana.

Nel 1927 il Comune, insieme a Rorà, viene aggregato come frazione al Comune di Luserna San Giovanni, ma nel 1947 Lusernetta torna a essere indipendente. Negli ultimi decenni la popolazione, come racconta il sindaco Alex Maurino, ha oscillato sempre intorno agli stessi numeri. Circa cinque anni fa c’è stato il momento più critico, sebbene senza una diminuzione drammatica dei residenti ma, grazie alla presenza di nuovi servizi, negli ultimi anni sono arrivati nuovi residenti. Sul fronte della viabilità è stata significativa la costruzione della strada delle cave che rende il comune ben collegato sia verso Bibiana che Luserna.

 

È stata importante, come incentivo all’insediamento di nuove famiglie, la ristrutturazione del plesso scolastico. Da un anno, l’Asl ha inoltre concesso la presenza sul territorio di un medico che visita una volta a settimana e inoltre dal 26 settembre è anche entrato in servizio un assistente sociale che sarà in Comune una volta al mese ogni quarto giovedì.

A Lusernetta sono due le ricorrenze principali: il 17 gennaio si festeggia il santo patrono, sant’Antonio Abate, con l’accensione di falò votivi. C’è poi San Bernardino, che si festeggia il 19 maggio. Sul territorio, nella frazione del cimitero comunale, c’è la cappella omonima che, racconta il sindaco: «è la prima chiesa di Lusernetta. Quando si è staccata da Bibiana c’era già una piccola cappella votiva nel centro del cimitero comunale, che funzionava già all’epoca come luogo di culto. Ancora adesso ogni anno si celebra una messa in occasione del giorno di ricorrenza del santo». La cappella rappresenta un luogo importante di interesse, e attira diversi turisti per via degli affreschi conservati al suo interno.

 

Sul territorio ci sono anche le famose Rocche Finestre: delle grotte all’interno della roccia sul versante del rio Salabiale, frequentate dagli escursionisti, così come gli anelli dedicati agli sport su due ruote inseriti nei percorsi Up Slow Tour. Focus importante per l’amministrazione è la difesa del territorio. Gli eventi climatici estremi hanno avuto il loro impatto anche qui, in particolare con l’alluvione del 2016 che ha provocato diversi danni. Conferma il sindaco: «Il dissesto idrogeologico provocato dai cambiamenti climatici non va combattuto, ma gestito. Ho sempre cercato di rispettare la natura e i suoi spazi. L’unico modo per andare avanti è rispettare il territorio, anche a costo di fare le cose un po’ più lentamente. Abbiamo investito nella regimazione delle acque cercando di dare degli sfoghi e con queste ultime piogge abbiamo avuto soddisfazione perché, a parte una piccola frana, non ci sono stati danni».

Foto di F Ceragioli