Il Tempo del Creato chiude, ma l’impegno delle chiese continua

SI conclude oggi il mese che le chiese dedicano alla tutela dell’ambiente. Ma i progetti continuano tutto l’anno

 

Il 4 ottobre chiude il periodo liturgico conosciuto come “Tempo del Creato”. Apertosi il 1° settembre, per convenzione stabilita a livello ecumenico, il Tempo del Creato termina nel giorno in cui i cattolici celebrano Francesco d’Assisi. In questo periodo si realizzano, in tutto il mondo, iniziative congiunte, incontri, celebrazioni. Per quanto riguarda l’Italia, e in particolare le chiese protestanti, la Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha promosso e partecipato a diverse iniziative.

 

Come ormai da alcuni anni, la GLAM ha predisposto il suo speciale “Dossier per il Tempo del Creato”. Il titolo di questa edizione è “Disuguaglianze, il sogno obbliga la persona a pensare” e contiene spunti omiletici, meditazioni, liturgie, materiali di approfondimento.

Tempo del Creato 2024. Il Dossier della Commissione GLAM (nev.it)

 

Inoltre, fra le numerose iniziative dedicate al Creato, all’acqua, alla terra, all’aria, all’energia, alla biodiversità, segnaliamo la puntata di “Radio GLAM” dello scorso 22 settembre. Un webinar organizzato nell’ambito delle iniziative internazionali per il Tempo del Creato, sotto il tema generale “Sperare e agire con la Creazione”. Il suggerimento era di concentrarsi sul disimpegno dalle energie fossili, su cui molte chiese sono attivamente impegnate, ma la puntata speciale di Radio GLAM ha preferito trattare le difficoltà dell’uso delle energie rinnovabili in Italia, in particolare l’eolico, tema controverso anche tra gli ambientalisti.

 

Moderato da Irene Abra, l’incontro ha visto la partecipazione di Katiuscia Eroe di Legambiente e di Gianni Appetecchi dell’ENEA. Gli ospiti hanno discusso le problematiche legate alla transizione energetica in Italia, come l’integrazione territoriale, i lunghi tempi di approvazione e la carenza di investimenti. Si è parlato anche della criticità legata ai materiali per le batterie, come il litio, e della necessità di ridurre la dipendenza da risorse esterne.

 

Dal webinar è emerso che la transizione energetica non è solo una questione tecnica, ma un processo che coinvolge lo sviluppo culturale e spirituale. Le comunità energetiche, in conclusione, sebbene contribuiscano marginalmente al fabbisogno, hanno un grande valore pedagogico e sociale, spiegano gli organizzatori. La GLAM ha inoltre firmato la “Lettera di Fede” per promuovere la pace con la Terra. Questa lettera intende alzare l’attenzione sulle decisioni della COP29, conferenza sul clima che si terrà a novembre 2024 in Azerbaigian.

 

Il Tempo del Creato finisce, ma l’impegno delle Chiese continua, per promuovere azioni sostenibili e sensibilizzare a tutti i livelli sulla questione di uno sviluppo energetico sostenibile e decolonizzato, soprattutto nelle relazioni tra Occidente e Sud globale.

 

A livello mondiale, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) è in prima fila nel promuovere riflessioni e occasioni di scambio. Qui la pagina dedicata:

Season of Creation 2024 | World Council of Churches (oikoumene.org)

 

Oltre alle iniziative locali, per oggi 4 ottobre è in programma la Preghiera di chiusura presieduta dal Comitato Ecumenico Giovani. Qui, il sito ufficiale: Season of Creation