Credere in Dio Creatore

Un giorno una parola – commento a Giobbe 9, 8-9

Da solo spiega i cieli, e cammina sulle più alte onde del mare. È il creatore dell’Orsa, di Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe

Giobbe 9, 8-9

 

Per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose e mediante il quale anche noi siamo

I Corinzi 8, 6

 

 

 

Care lettrici, cari lettori, molti di noi avranno avuto l’opportunità, durante le ferie, di compiere bellissime escursioni. Anche una spiaggia può diventare routine fastidiosa ma il mare dall’alto, un lecceto antico, un laghetto solitario in montagna, il cielo svelato nel buio, la nostra città vuota e sospesa come in un prodigio di silenzio…

 

Sono momenti, diciamo, estatici, nel senso che ci spostano fuori dalla prospettiva abituale per collocarci in una posizione nuova, da dove ci è donato di intuire qualcosa del Creatore. Non intendiamo certo questa esperienza come una deduzione, dalla bellezza della natura al credere in Dio – magari accade pure questa rivelazione ma sappiamo che la correlazione non basta.

 

Anche credere, infatti, è un momento di grazia, l’esperienza di un rapporto che supera il nostro comprendere e spiegare, e che diventa basale e pervade il nostro essere.

Credere anche quando il nastro della vita scorre pesante senza permetterci alcuna vista sull’oltre, ma anche quando s’inceppa trascinandoci giù nel dolore, nella rabbia e nell’accusa.

 

Credere che, come Giobbe, non sappiamo tutto su come sarebbe giusto vivere e come Dio si dovrebbe comportare con noi. Che non c’è solo il buio senza fondo degli uccisi innocenti in guerra, dei morti sul lavoro e degli omicidi strazianti in famiglia, dei boschi in fumo e dei mari malati, ma anche la luce delle costellazioni lontane, l’energia del vento e delle onde.

 

Quel Dio Creatore di tutto questo, lo crediamo infatti come nostro Dio, il Padre amorevole che ha scelto di condividere tutte le pieghe della nostra umanità. Amen.

 

 

Alberto Rocchini è pastore luterano a Torre Annunziata (Na)