Il primo culto radio evangelico in Italia
Fu trasmesso circa 80 anni fa, subito dopo l’arrivo degli alleati americani, grazie all’interessamento del cappellano battista americano G. Lair
L’articolo che riportiamo è di Mirella Veneziano, autrice della ricerca e ricostruzione dei fatti raccontati
Anche se non è stato possibile reperire per il momento né i documenti scritti, né le registrazioni, dati i tempi della confusione postbellica, abbiamo però raccolto testimonianze dei membri anziani delle nostre chiese che hanno permesso di confermare che il primo Culto radio evangelico in Italia fu trasmesso nell’estate del 1944, da Roma, subito dopo l’arrivo degli alleati americani. Una cosa certa è il fatto che ciò fu possibile grazie all’interessamento del Cappellano battista americano G. Lair.
Samuele Berio, nel suo libro Chiesa Battista di Roma – Via Urbana – Cenni storici 1881-1981, (Coop. Litotipografia Filadelfia s.r.l.) scrive: «Tra i ricordi di quei cari fratelli americani parlerò di fatti che non vanno trascurati: il culto radio-trasmesso ottenuto per la prima volta in Italia da un pastore battista attraverso l’interessamento del Cappellano battista americano G. Lair».
Per raccontare come avvenne che nell’Italia cattolica di allora, dove a malapena si poteva predicare l’evangelo nei nostri locali di culto, venne concesso uno spazio radiofonico alla predicazione evangelica, bisogna risalire all’arrivo degli americani a Roma nel giugno 1944. Subito dopo la liberazione, Vincenzo Veneziano, pastore della storica Chiesa battista di Roma-Via Urbana, si mise in contatto col cappellano americano G. Lair che trasmetteva un culto in inglese per i soldati americani e gli chiese di intercedere presso le autorità alleate affinché anche gli italiani potessero trasmettere un culto evangelico.
Il cappellano G. Lair gli fece ottenere il permesso e fu così che da Roma venne trasmesso il primo culto radio evangelico. Il testo scelto fu sul Salmo 121: «Io alzo gli occhi ai monti, donde mi verrà l’aiuto?».
Il Culto Radio veniva trasmesso all’alba della domenica e, per necessità di palinsesto, doveva essere brevissimo. Molti evangelici, specialmente quelli che abitavano in località senza guida pastorale, ebbero la gioia di poter sentire una voce protestante e sentirsi vicini agli altri evangelici. Ci furono anche conversioni di persone che seguirono l’invito che veniva dato a mettersi in contatto con le chiese evangeliche di Roma.
I pastori che curarono i primissimi Culti Radio furono: Beniamino Federà (Chiesa battista di Roma-Trastevere), Manfredi Ronchi (Chiesa battista di Roma-Via del Teatro Valle), Vincenzo Veneziano (Chiesa battista di Roma-Via Urbana). Successivamente, il pastore Manfredi Ronchi, responsabile dell’Opera evangelica battista italiana, chiese anche la collaborazione dei pastori delle altre denominazioni evangeliche della capitale.
Nell’autunno del 1944 il Culto Radio venne esteso a tutte le denominazioni evangeliche e non più curato solamente dai pastori battisti. Un coro, a cui parteciparono le migliori voci delle chiese evangeliche di Roma, registrò gli inni che venivano trasmessi.
Di questi Culti Radio ci rimane solamente una raccolta dei testi delle meditazioni a partire dal 12 novembre 1944 fino al 30 settembre 1945 (cfr.: “Sulle ali della radio”, Claudiana).