Tempo del Creato, il culto di apertura
Rappresentanti di varie chiese cristiane riuniti per discutere e pregare per la salvaguardia dell’ambiente
Celebrata annualmente dal 1° settembre al 4 ottobre, la stagione del “Tempo del Creato” è un momento in cui i cristiani di tutto il mondo possono rinnovare il loro rapporto con il Creatore e con tutta la creazione attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno.
A questo link potete trovare i materiali liturgici a disposizione in lingua italiana. Nell’evento di apertura del Tempo del Creato, i leader religiosi di diverse tradizioni cristiane si sono riuniti per riflettere sul tema del 2024, “Per sperare e agire con la creazione”, concentrandosi sulla relazione dell’umanità con la natura e sull’urgente necessità di giustizia ambientale.
Ospitato online e con partecipanti da tutto il mondo, l’evento ha visto preghiere, letture bibliche, canti e chiari inviti all’azione contro i peccati ecologici. Gli oratori hanno sottolineato il dovere morale di proteggere la creazione e sostenere una giusta transizione energetica, esortando tutti a impegnarsi in questa missione critica.
Suzanna Moreira, in rappresentanza del Movimento Laudato Sì, ha accolto i partecipanti all’evento. I leader religiosi, tra cui il Rev. David Coleman, cappellano ambientale dell’Eco-Congregation Scotland; il Vescovo Pumla Nzimande, presidente della Chiesa metodista dell’Africa meridionale; Suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero vaticano per la promozione dello sviluppo umano integrale; la Rev. Rachel Mash, copresidente del Comitato direttivo del Tempo del Creato dei Green Anglicans; e la Rev. Sally Azar, pastora della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa, hanno offerto riflessioni e preghiere, sottolineando l’interconnessione di tutta la vita e la nostra responsabilità condivisa nel prenderci cura della creazione di Dio.
Durante il culto, le letture del Libro dei Salmi e del Libro di Michea hanno evidenziato temi di speranza, disperazione e presenza di Dio in mezzo alla corruzione e all’ingiustizia. Il vescovo Gerardo Alminaza della Conferenza episcopale cattolica delle Filippine; l’arcivescovo Marinez Bassotto, vescovo primate della Chiesa anglicana episcopale del Brasile e della diocesi anglicana dell’Amazzonia; e S.E. il metropolita Thomas, vescovo di El-Qussia e Mair, Anaphora, Egitto – Chiesa copta ortodossa, hanno condiviso riflessioni sulla crisi climatica. Hanno esortato i partecipanti a esaminare i loro comportamenti e riconoscere l’impatto delle loro azioni sull’ambiente.
Riflettendo sul tema dell’evento, il dott. Louk Andrianos, consulente del Consiglio ecumenico delle chiese per la cura del creato, la sostenibilità e la giustizia climatica, ha sottolineato: «La chiamata all’azione è chiara: l’umanità deve riconoscere il dono della creazione e pentirsi dei peccati ecologici, incluso lo sfruttamento dei combustibili fossili».
Qui l’intero evento a disposizione: